Travolse e uccise un 17enne a Endine, chiesto l'arresto per l'investitore ubriaco
In carcere per il pericolo di «reiterazione del reato»: questa la misura cautelare chiesta dal pm Letizia Ruggeri
In carcere per il pericolo di «reiterazione del reato». Questa la misura cautelare chiesta dal pubblico ministero Letizia Ruggeri nei confronti di M.D., il ventottenne che lo scorso 25 agosto travolse e uccise il diciassettenne Andrea Dellanoce a Endine, nella frazione di San Felice al Lago, mentre rincasava.
Quella sera era stato appurato che il suo tasso alcolemico fosse quattro volte sopra il consentito. E così venne denunciato per omicidio stradale, aggravato da guida in stato di ebbrezza. Questo insieme di fattori, aggiunto al fatto che in passato il ventottenne aveva circolato senza assicurazione e revisione, ha fatto sì che il pm chiedesse una nuova misura cautelare, in carcere.
La richiesta del pubblico ministero risale agli inizi di settembre. Una decina di giorni più tardi - il 19 settembre, come riporta Corriere Bergamo - il giudice delle indagini preliminari Riccardo Moreschi avrebbe invece ritenuto adeguata la misura cautelare degli arresti domiciliari, pur riconoscendo il pericolo.
Il ventottenne, insieme all'avvocato Mauro Moretti, ha impugnato l'ordinanza del gip di fronte al Tribunale del Riesame di Brescia, il cui esito è ancora sconosciuto. Così come sconosciute sono le motivazioni: come riporta il quotidiano, è probabile che venga contestata l'ampia finestra temporale fra l'omicidio e l'effettiva richiesta di arresto.
Sarà inoltre necessario chiarire se il diciassettenne si trovasse sul marciapiede o in strada al momento dell'incidente. Omicidio stradale e guida in stato di ebbrezza sono comunque due reati inconfutabili: non è escluso, quindi, che il pm richieda il rinvio a giudizio.