L'ultimo addio

Alzano e il mondo del calcio piangono Andrea Ravasio, per quarant'anni anima dell'Immacolata

I funerali si terranno domani, martedì 10 ottobre, in Basilica, dove l'84enne svolgeva servizio come volontario

Alzano e il mondo del calcio piangono Andrea Ravasio, per quarant'anni anima dell'Immacolata
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di Elena Conti

Non solo la sua Alzano, ma anche tutto il mondo del calcio giovanile bergamasco piange la scomparsa di Andrea Ravasio, 84 anni, che per quarant’anni è stato presidente dell’Immacolata (squadra di calcio dell’oratorio di Alzano) e ancora oggi suo presidente onorario. Un uomo che nella sua vita si è sempre speso per gli altri, dando il buon esempio a tanti ragazzi e adulti che facevano parte della società alzanese.

I suoi concittadini, sui social, lo definiscono come «uno dei personaggi più conosciuti e benvoluti di Alzano»: innumerevoli i commenti di cordoglio e di vicinanza alla moglie Adriana e ai figli Mario, Luca e Nicola per la sua triste scomparsa.

Ravasio ha avuto un malore la notte di sabato 7 ottobre, domenica mattina è stato ricoverato in Terapia intensiva coronarica al Papa Giovanni di Bergamo, poi nel pomeriggio la situazione è precipitata.

«Con Andrea se ne va una pagina storica del calcio alzanese - commenta addolorato Maurizio Mangili, organizzatore di eventi all’Immacolata -, con lui ho mosso i miei primi passi nella società biancoverde. Era dirigente, arbitro, allenatore, segretario, faceva di tutto! Ha allenato tantissimi ragazzi, era molto conosciuto nel mondo del calcio giovanile provinciale». Ravasio, infatti, è stato presidente dal 1957 al 1983, poi dal ’90 è stato nominato presidente onorario.

«Nel 2010, in occasione dei 90 anni dell’Immacolata, il consiglio direttivo di cui facevo parte ha proposto al Csi Bergamo di candidare Andrea Ravasio per ricevere il discobolo d’oro, prestigioso premio che ogni anno il Csi nazionale assegna a pochissimi dirigenti. Glielo aveva consegnato Vittorio Bosio, allora vicepresidente nazionale. Si era commosso, non se l’aspettava. È sempre stato attivo nella comunità come volontario, in Basilica e durante le processioni; negli ultimi anni, per salvaguardare la salute, aveva limitato gli impegni, ma era comunque presente. Sono sempre stato fiero della sua amicizia; ora ci ha fatto un brutto scherzo».

Andrea Ravasio nei panni dell'allenatore (foto di Roberta Colla)

Intanto, non fanno che aumentare di ora in ora i post degli alzanesi in memoria di Ravasio. «Una persona da sempre impegnata nella comunità - scrive il sindaco Camillo Bertocchi su Facebook - e, in particolare, per tanti anni all'oratorio Immacolata per la crescita sportiva e umana dei giovani. Persona garbata, mite, affidabile e di grande cuore. Promuovere il suo esempio è il modo migliore per ricordarlo».

«Eri un’istituzione - scrive invece Mino Patelli, volontario alzanese -, eravamo bambini e tu eri l’arbitro di tutti noi. Rimarrai nei ricordi di tanti alzanesi. Eri un semplice, uno di noi. Te ne sei andato all’improvviso lasciando un vuoto immenso».

La salma di Ravasio è composta alla Fondazione Martino Zanchi, nella camera mortuaria di Montecchio. I funerali si terranno martedì domani, martedì 10 ottobre, alle 15, in Basilica, dove Ravasio svolgeva servizio come volontario.

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