Litigio nell'U21, Nasti tira un pugno a Ruggeri: naso rotto per l'atalantino
Il laterale di Zogno è stato colpito dall'attaccante in forza ai pugliesi nel ritiro della squadra azzurra. Ora giocherà con una maschera
di Fabio Gennari
Non è chiaro cosa sia successo, ma le conseguenze sono ora note: Marco Nasti, attaccante del Bari, è stato allontanato dal ritiro di Tirrenia con la Nazionale Under 21 per motivi disciplinari e Matteo Ruggeri, esterno mancino della Dea, si trova con il naso rotto.
La vicenda risale alla mattina di ieri (13 ottobre), le indiscrezioni rilanciate dall'Ansa nel pomeriggio hanno presto trovato conferma. Sicuramente, non una situazione ideale per il gruppo. E nemmeno per il calciatore nerazzurro.
Ruggeri, nonostante inizialmente si fosse parlato di un ritorno a Bergamo, è al momento rimasto a lavorare con il gruppo del ct Nunziata. Nei prossimi giorni c'è un'importante gara di qualificazione all'Europeo di categoria a Bolzano. Pur non in perfette condizioni fisiche, il numero 22 della Dea dovrebbe essere regolarmente in campo con una maschera protettiva che gli permetterà di giocare.
Intanto l'attaccante del Bari, protagonista di questa strana vicenda, ha affidato ai social la sua posizione: «Mi sono già scusato privatamente ma ci tengo a farlo anche qui. Ho grande rispetto per i valori dello sport e della maglia azzurra. Mi dispiace molto per quanto accaduto nel ritiro della Nazionale, questa deve essere e sarà per me un'occasione di crescita».
In un momento come quello che sta vivendo il calcio italiano, è un episodio di cui avremmo fatto volentieri a meno. Indipendentemente dal fatto che vede coinvolto un giocatore della Dea.
Nasti deve essere radiato dalle nazionali. La maggior parte di questi pseudo atleti sono ragazzini senza educazione e senza giudizio che pensano di essere al di sopra delle regole.e delle società di appartenza. La disciplina si è dispersa, il sistema dovrebbe interrogarsi perchè altrimenti imploderà.....il caso delle nuove scommese è un segnale inequivocabole di una generazione che ha perso il senso di tutto, del proprio ruolo, del denaro, della realtà..
Pur senza conoscere i fatti, se questo episodio fosse successo in una qualunque azienda dove si sia e si fatica per guadagnarre lo stipendio, l'operaio reo di aver colpito un collega verrebbe licenziato seduta stante. E non aggiungo altro
La cosa più triste è che troppi dei nostri giovani calciatori si sono fatti coinvolgere nel giro delle scommesse. Giovani immaturi e pieni di soldi, dalla testa vuota, che non diventeranno mai dei campioni proprio per questo motivo. E tanti sono nel giro della nazionale, che di questo passo va incontro ad altri anni (tanti) di vacche magre
Le Nazinali ormai creano solo danni ai giocatori dei club, che hanno mille impegni e si trovano spesso con giocatori acciaccati o rotti da episodi di gioco o no.