Bergamo sempre più costosa per le famiglie: a settembre rincaro annuo di 1.318 euro
Il resoconto sul mese scorso dell'Unione nazionale consumatori evidenzia per la nostra città un balzo dal 35° al 21° posto nella classifica nazionale
Bergamo sempre più cara, sia per spesa aggiuntiva annua che per inflazione: a dirlo è il resoconto mensile dell'Unione Nazionale Consumatori, che, basandosi sui dati Istat, la posiziona al 21° posto nella classifica delle città più costose, che comprende 78 centri in totale. Si tratta di un'accelerazione notevole del fenomeno, se si tiene conto che per i dati di agosto si trovava invece al 35° posto, mentre il mese prima era al 39° gradino.
Nello specifico, il rincaro annuo per una famiglia media è pari a 1.318 euro (ad agosto invece era a 1.239 euro) e l'inflazione è arrivata al +5 per cento (il mese prima si riscontrava un +4,7 per cento). Meno cara di noi, quindi al 22° posto, c'è Massa con un rincaro annuo di 1.307 euro e un'inflazione al +5,8 per cento, mentre costa di più Terni, con un rincaro di 1.332 euro all'anno e un'inflazione al +5,8 per cento.
Le città più care
In testa alla graduatoria troviamo Genova, dove la spesa aggiuntiva annua è di 1.591 euro per una famiglia media e l'inflazione risulta pari a +7,3 per cento. Al secondo posto Milano, con un incremento di spesa pari a 1.575 euro a famiglia e inflazione al +5,8 per cento. Sul gradino più basso del podio Alessandria, che ha una spesa supplementare pari a 1.555 euro con il +7 per cento, la seconda inflazione più alta d'Italia come Brindisi. Dopo arrivano Lodi (1.458 euro, +6,1 per cento), Lecco (15.23 euro, +6 per cento) e Varese (1.503 euro, +5,7 per cento).
Sull'altro fronte della classifica, la città più virtuosa d'Italia rimane sempre Potenza, con l'inflazione più bassa del Paese (+3,4 per cento) e dove in media si spendono solo 671 euro in più all'anno. Al secondo posto Caserta (739 euro, +3,8 per cento) e al terzo Reggio Calabria (784 euro, +4,2 per cento).
Le regioni più costose
In testa alla classifica delle regioni più costose ancora la Liguria, che registra a famiglia un aggravio medio pari a 1.465 euro in più all'anno con un'inflazione annua a +7,1 per cento, la più alta d'Italia. Segue al secondo posto la Lombardia (che il mese scorso era prima pari merito), dove è avvenuta un'impennata del costo della vita pari a 1.377 euro, con una crescita dei prezzi del 5,3 per cento, e al terzo il Piemonte 1.354 euro con un'inflazione del +6,2 per cento.
La regione più risparmiosa è ancora una volta la Basilicata 658 euro in più all'anno per un'inflazione al +3,4 per cento, seguita dal Molise (861 euro, +4,7 per cento) e poi dalla Puglia (874 euro, +5,4 per cento).
Nessuna sorpresa.