Tentata rapina

Romano, aggredisce pony pizza per rubargli il motorino: arrestato 34enne

Un pony pizza 18enne minacciato domenica sera da un operaio nigeriano ubriaco, che voleva le chiavi del mezzo

Romano, aggredisce pony pizza per rubargli il motorino: arrestato 34enne
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Voleva il suo motorino e, quando il ragazzo ha tolto le chiavi dal quadrante per impedirgli di portarlo via, è andato su tutte le furie. Davvero una brutta esperienza quella capitata a un pony pizza di 18 anni di Romano che, domenica 15 ottobre sera, è stato minacciato da I.A.O., un 34enne nigeriano, residente nella cittadina.

La tentata rapina

Il giovane, come riportato oggi (martedì 17 ottobre) dal Corriere Bergamo, stava consegnando delle pizze a domicilio. Una volta sceso dallo scooter, ha suonato per farsi aprire dal cliente. Tuttavia, mentre aspettava, è arrivato l'africano, di notevole stazza e ubriaco, che è salito sul mezzo. Per evitare che glielo rubasse, il fattorino ha quindi preso le chiavi. Il nigeriano, però, lo ha poi rincorso, intimandogli di consegnarle. Il 18enne ha trovato rifugio nell'androne, dato che nel frattempo chi aspettava le pizze lo ha fatto entrare dal portoncino.

Il motorino preso a calci

Il 34enne, allora, ha gettato a terra il veicolo e lo ha danneggiato con dei calci. Arrivati sul posto i carabinieri di Treviglio, è stato arrestato per tentata rapina e danneggiamento aggravato. Nella giornata di ieri (lunedì 16 ottobre), il giudice ha convalidato la misura, disponendo però la scarcerazione per l'uomo, operaio addetto alla manutenzione delle autostrade, perché l'accusa non aveva chiesto alcuna misura cautelare.

Rinviato il processo

In aula ha detto di non ricordarsi nulla, perché si trovava in stato alterato a causa dell'alcol. Tramite il suo avvocato, si è dichiarato disponibile a risarcire i danni, che potrebbe portare di conseguenza alla sospensione condizionale della pena. La questione verrà affrontata in tribunale il 5 dicembre prossimo, data dell'inizio del processo per direttissima, rinviato su richiesta del difensore per permettere al suo assistito di risarcire il giovane.

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