Il messaggio di Ruggeri a Nasti e quel pugno superato da cuoricini e mascherina
Il numero 22 della Dea ha fatto pace con il compagno che gli ha rotto il naso nei giorni scorsi. Bel gesto e belle parole dell'atalantino
di Fabio Gennari
C'è stato un pugno, l'allontanamento dell'attaccante del Bari Nasti e la voglia di Ruggeri, atalantino e prodotto del vivaio di Zingonia, di restare a Tirrenia con i compagni dell'Under 21 e giocare con una mascherina. Quello che non ci si aspettava e che invece fa tutta la differenza del mondo è che proprio il ragazzo di Zogno, con tanto di foto pubblicata sui social, ha chiuso in modo elegante, costruttivo e da autentico uomo (di squadra e non solo) una vicenda che aveva sorpreso tutti in modo spiacevole.
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«Ora sono pronto fratello!», poi quattro emoticon con un guantone da box, un pugno, una risata e le braccia spalancate. Alla fine un «Tvb», ovvero "Ti voglio bene" e l'emoticon con il bacio. Sembra il saluto di un amico, non il messaggio di chi ha avuto il naso rotto dal pugno di un compagno. E invece la mano tesa di Matteo Ruggeri, la voglia di andare oltre un episodio che evidentemente è stato frutto di una situazione contingente, è qualcosa che stupisce ma inorgoglisce. Perché è un segno di maturità.
Quello che è successo, nel dettaglio, lo sanno solo i presenti, di certo non è qualcosa che si sta trascinando se lo stesso Ruggeri, vittima del pugno, cerca di risolverla in questo modo. Potevano parlarsi in privato, potevano anche non fare pace visto l'accaduto. E invece tutto è stato fatto alla luce dei social, sotto i riflettori. Così che fosse di dominio pubblico la voglia di andare oltre.
Domenica (22 ottobre) Ruggeri sarà al suo posto con la mascherina protettiva, la sensazione che l'abbia gestita molto bene è evidente e tutto questo rimarrà solo un brutto ricordo.