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Urla e musica a tutto volume al parco Ferraris di Albano: «Sembra di stare in discoteca»

La situazione è diventata insostenibile. Inutili le chiamate a polizia e carabinieri, mentre l'Amministrazione non agisce come promesso

Urla e musica a tutto volume al parco Ferraris di Albano: «Sembra di stare in discoteca»
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«Venerdì scorso (il 20 ottobre, ndr) alle due e mezza di notte sembrava di stare in discoteca». È una frase estratta dalla segnalazione di un cittadino di Albano Sant'Alessandro che vive nell'appartamento di un condominio vicino al parco di via Ferraris. L'area pubblica è spesso ritrovo di gruppi di ragazzi che a tarda notte mettono musica ad alto volume, con tanto di urla, schiamazzi e danneggiamenti.

Un disagio annoso

«Sono anni che i residenti di questa zona sono costretti a convivere con questo problema - continua il cittadino -. La situazione era presente con la scorsa amministrazione, ma anche con quella attuale, nonostante il sindaco in campagna elettorale avesse promesso di interessarsi e cercare in tutti i modi di mettere fine al problema, i disagi continuano». I residenti non hanno risparmiato le segnalazioni: «Abbiamo chiamato la Polizia, che ci ha rimandato ai Carabinieri. Una sera, i militari sono effettivamente intervenuti. Hanno fermato due giovani, mentre gli altri sono riusciti a disperdersi prima del loro arrivo. Il problema è cessato per qualche giorno, per poi ripresentarsi la settimana seguente».

Blitz dei carabinieri: beccati in due

Dopotutto, come sottolinea il cittadino, entrare nel parco è facilissimo: «La recinzione è ridicola, essendo alta settanta centimetri. Inoltre, nonostante siano presenti i cancelli, non c'è nessuno che li chiuda - continua il residente -. Dopo numerose segnalazioni, Polizia locale e Carabinieri hanno risposto che per loro è impossibile intervenire ogni volta. Abbiamo quindi scritto agli uffici del comune e al sindaco per chiedere una recinzione più alta».

«Faccia lei»

La risposta in questo caso c'è stata: «Ci hanno detto che stanno aspettando l'esito di un bando regionale. Se andrà a buon fine, avranno le risorse per alzare la recinzione, altrimenti non si sa. Intanto, è impossibile sapere se, quando e come l'intervento verrà effettivamente realizzato». I cittadini però si sentono presi in giro, perché il problema principale è che il parco non viene mai chiuso: «Mi hanno detto che pagare una persona costa troppo e se proprio voglio così tanto chiudere il parco, lo posso fare io. Sono rimasto allibito e indignato: io da cittadino dovrei ogni sera aprire e ogni mattina chiudere la cancellata, perché chi dovrebbe trovare una persona per farlo se ne disinteressa? Assurdo. In più mi chiedo se a questo punto la nuova recinzione servirà a qualcosa. Se tanto poi non hanno nessuno che chiuda i cancelli siamo punto a capo».

Commenti
Davide romagnolo

Direi che la questione potrebbe essere di facile risoluzione , se si vuole risolvere si intende. i parchi chiusi in special modo sono soggetti a leggi ben presenti e che sono in principale modo il regolamento di polizia municipale , con ammende da applicare ben presenti, infine vi è anche intrusione in propietà privata comunale con relativa ammenda . se si comincerebberealmente ad applicare questo ,tutto andrebbe a finire ben presto.

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