di Wainer Preda
Quando la notizia è arrivata, nel centrodestra c’è mancato poco che stappassero lo spumante. L’uscita di scena di Sergio Gandi – che improvvisamente ha lasciato il posto di candidato sindaco del Pd a Elena Carnevali – è stata accolta con un certo sollievo (eufemismo) dal centrodestra.
Finora in svantaggio – almeno nei sondaggi e nel sentore comune -, la coalizione formata da Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia torna a confidare nel colpaccio alle prossime elezioni amministrative in città. Ora più che mai, visto che l’avversario considerato più ostico, il vicesindaco appunto, si è chiamato fuori.
Intendiamoci, Carnevali non è per nulla debole. «Indipendentemente dal candidato del centrosinistra – spiega il segretario provinciale della Lega, Fabrizio Sala – noi metteremo in campo l’uomo più forte possibile, il più credibile, in grado di vincere. Lo stesso ragionamento lo stiamo facendo sui Comuni al di sopra dei quindicimila abitanti: schierare il più forte del centrodestra, al di là dell’appartenenza a questo o quel partito». Sulla stessa lunghezza d’onda il commissario provinciale di Forza Italia, Umberto Valois: «Presenteremo candidati rappresentativi di coalizione in ogni Comune. Merito e radicamento sono le due parole chiave. Mai come in questo periodo sto notando un centrodestra unito e in armonia sugli obbiettivi da raggiungere».
La sfida, ovviamente, è concentrata sul capoluogo. Ma al voto andranno anche altri Comuni importanti, da Romano a Seriate, passando per Dalmine, Albino, Stezzano e Treviolo. «Le trattative sono a buon punto – spiega Valois -. Le segreterie regionali usciranno col candidato sindaco di Bergamo, poi si andrà a cascata sugli altri Comuni sopra i quindicimila abitanti». Sulla Provincia, invece, è tutto da capire, fra proroghe, deroghe e riforme, sempre che si vada a votare.

Come se ne esce?
Sul candidato in città, il centrodestra è fiducioso. Questione di qualche giorno, fanno sapere. Senza patemi d’animo. E sempre che la calma non diventi soporifera. Forza Italia e Lega sono pronti da tempo. Fratelli d’Italia, invece, finora non ha battuto alcun colpo. I fantomatici Stati generali del centrodestra – lanciati in pompa magna dal segretario provinciale Andrea Tremaglia nel marzo scorso -, se li è portati il vento. Di lì in avanti è stata una lunga, irrisolta attesa. Per giunta di recente costellata da voci su presunti dissidi interni ai meloniani.

Gli alleati, anche in chiave regionale, per ora (…)