Morengo, botta e risposta tra la mamma di un ragazzino autistico e il Comune
La signora avrebbe bisogno di un accompagnamento per il figlio e si lamenta dell'Amministrazione, che ha dato la sua versione
La necessità per il figlio autistico di essere accompagnato dai nonni, le difficoltà della madre di Morengo e le incomprensioni con il suo Comune. Così si potrebbe riassumere la situazione di una 38enne del paese, A. S., romanese d'origine che però abita lì da dodici anni.
Il ragazzino, che frequenta la prima media, avrebbe bisogno dopo la scuola di un trasporto fino a casa dei nonni, dove dovrebbe stare per un paio d'ore fino a quando la madre non rientra dal lavoro. Chiesto il servizio all'Amministrazione, si sono presentati una serie di ostacoli. E così la donna aveva deciso di scrivere alla redazione dei colleghi di PrimaTreviglio.
La lettera al giornale
«Mio figlio è autistico, affiancato a tempo pieno da un’insegnante di sostegno e un’educatrice. Purtroppo, però, qui a Morengo manca da sei anni un assistente sociale di ruolo a cui rivolgersi: la ragazza che attualmente presta servizio alcune ore a settimana, ha cercato di aiutarmi, ma tutte le varie possibili soluzioni, per un motivo o per l’altro, sono state bocciate».
A. S. si è anche detta disponibile a pagare per il servizio richiesto:
«Quando son venuti a saperlo, il sindaco e l’assessore ai Servizi Sociali Laura Gualandris mi han convocato: mi hanno rinfacciato di aver raccontato la mia storia e mi hanno parlato dei problemi economici dell’ente dicendomi che era già tanto che il Comune riuscisse a garantirmi sostegno ed educatrice. Ma siamo seri?».
La risposta dell'assessore
Diversa, però, l’interpretazione dei fatti poi data dall’assessore Gualandris, che ha invece raccontato come stia da giorni cercando una soluzione al problema, ma come, al contempo, ciò non sia affatto facile: «Partendo dal presupposto che il Comune è tenuto a garantire a tutti l’accesso a scuola, quello del rientro non è un servizio che come ente dobbiamo assolutamente fornire - ha esordito Gualandris -. Comprendo benissimo il problema della mamma in questione, che ci è stato riferito tra fine agosto e inizio settembre, e subito ho cercato una soluzione: dalle prime telefonate a varie cooperative, però, è emersa la problematica legata alla minore età del bambino in questione, oltre al fatto che ha una forma di autismo piuttosto importante, per la quale è necessario, oltre all’autista, un accompagnatore».
Gualandris ha poi spiegato di aver incontrato la signora una settimana fa, perché sapevano che lamentasse una loro presunta mancanza di volontà ad agire, una dichiarazione che l'ha abbastanza infastidita, perché a suo dire ci si era attivati per cercare di risolvere il problema. «Dire che non vogliamo aiutarla è una falsità, ed è anche grave. Quando ci siamo visti le ho spiegato il tema e la difficoltà nel trovare trasporto ed educatore avendo al contempo un prezzo che sia ragionevole per lei. Ribadendo che non è una cosa che siamo tenuti a fare, continuiamo comunque a fare il possibile per aiutarla, anche se, visto come si è organizzata con i nonni, mi sembra una pretesa più finalizzata a far polemica, che realmente necessaria».
Sempre la solita storia, mancano i soldi. La domanda è: PER CHI??????? Sempre per i soliti!!! Per chi ne avrebbe bisogno, i denari, NON ci sono MAI. Ai sindaci, lo stipendio è stato aumentato. E allora?????