Nella serata di Empoli, fiammate di Scamacca: quando gioca così è incontenibile

di Fabio Gennari

Quando gioca così, è incontenibile. Gianluca Scamacca a Empoli ha messo in mostra quasi tutto il suo repertorio, ha sistemato in 65' minuti tutte le sue statistiche e ha lanciato segnali evidenti sia a Gasperini che a Spalletti: se quel motore carbura, se gli acciacchi fisici lo lasciano in pace, le doti che può mettere al servizio della causa atalantina, ma anche di quella azzurra, sono grandiose. Sia in fase di finalizzazione (quel colpo di tacco? Da applausi...) che di costruzione della manovra.

Qualche numero, aggiornato dopo Empoli. Fino a oggi, Scamacca in campionato ha collezionato sette presenze con 394' minuti complessivi di gioco e solo quattro partite da titolare. Parliamo del 40,2 per cento del totale. I gol segnati sono quattro (media di uno ogni 99' minuti), cui aggiungere l'assist per Koopmeiners a Empoli e i due legni colpiti sempre al Castellani.

Il dato che rende tutto ancora più importante riguarda però i nove tiri nello specchio finora scoccati in campionato: Scamacca va in gol nel 44 per cento delle situazioni in cui scaglia un pallone verso la porta avversaria.

A Empoli si è visto un giocatore in grande spolvero sul piano atletico, certamente gasato dal gol di tacco iniziale e capace, con voglia e personalità, di manovrare insieme ai compagni sia difendendo palla per far salire la squadra che sventagliando da una parte all'altra del campo e favorendo l'inserimento di un esterno o di un centrocampista in avanti. Nell'economia di una partita, certe prestazioni pesano tantissimo.

Dopo il Monza, quella contro l'Empoli è la seconda partita in cui (gol a parte) si ha la sensazione che il ragazzo sia incontenibile se gioca a certi ritmi. Non resta che attendere ulteriori conferme.