Avanti mister!

Empoli è l'ultima conferma: l'Atalanta è un'altalena, grandi prove e (pochi) stop inattesi

C'è da essere soddisfatti, la squadra gira molto bene e gli episodi in cui (per errori individuali anche banali) si perdono punti sono pochissime

Empoli è l'ultima conferma: l'Atalanta è un'altalena, grandi prove e (pochi) stop inattesi
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di Fabio Gennari

Premessa: con otto vittorie e due pareggi in tredici partite ufficiali, l'andamento è molto positivo e sono nettamente maggiori le rose delle spine. Tuttavia, prestazioni alla mano, ci sono state situazioni in cui la Dea ha prima offerto prove un po' così e poi ha risposto con vittorie convincenti. Nette. Davvero preziose.

La squadra di Gasperini, come tutte, non può vincere sempre. In trasferta, è sempre stata una certezza la sfrontatezza e la forza degli orobici. Da quando c'è il tecnico di Grugliasco al timone, la forza dell'Atalanta è sempre stata quella di andare su ogni campo e provarci.

A Frosinone e a Firenze, ma anche a Roma con la Lazio e a Graz, sono però arrivate prove che, confrontate con Monza, Cagliari, Genoa ed Empoli (ovvero le quattro sfide successive alle prime citate) hanno deluso. Provate a pensare se, con un pizzico di attenzione e di convinzione in più, la Dea avesse trovato il pari con i ciociari (alla portata, viste le occasioni) o avesse tenuto nel finale con i viola, i capitolini e gli austriaci: cosa staremmo a commentare?

Ripetiamo, non si può vincere sempre. Ma perdere con merito è un conto, farlo per episodi in cui sei tu il protagonista in negativo dipinge contorni molto diversi. E si capisce bene come i difetti da limare siano pochi e la fiducia per il futuro invece molta. Il lavoro di Gasperini, se riuscirà a portare il gruppo a tenere alto il livello delle prestazioni limitando gli errori individuali, regalerà davvero tante altre soddisfazioni. Senza fare voli pindarici, una partita alla volta.

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