I risultati mancano, le prestazioni no: contro le big l'Atalanta non raccoglie ma convince

di Fabio Gennari

I numeri sono brutti, non c'è che dire. Sconfitte contro Fiorentina, Lazio e Inter, solo 0-0 contro la Juventus. Chi si ferma a questi dati, che sono poi quelli che contano, arriva facilmente alla conclusione che la squadra di Gasperini non vale le altre squadre di vertice del campionato.

Appena 1 punto dei 19 finora conquistati in campionato è arrivato contro le squadre che si sono piazzate nei primi sette posti della classifica la passata stagione: è oggettivamente poco. Eppure la classifica nerazzurra resta bella e conta poco se i punti si conquistano contro una o l'altra squadra. Almeno in questa fase.

Ragioniamo in modo razionale. È chiaro che Fiorentina e Lazio, tanto per citare due delle squadre che hanno battuto l'Atalanta, sarebbero almeno 3 punti più lontane se si fossero chiuse sul pareggio le sfide contro l'Atalanta. Due punti in meno a chi ha vinto, uno in più a chi ha perso. In questa fase, però, ci sono le competizioni europee a incidere, la strada verso la fine del campionato è lunghissima e le prestazioni devono dare fiducia. Soprattutto se, come accaduto contro Juventus e Inter, commisurate alla forza dell'avversario restano molto positive.

L'anno scorso contro la Roma, in trasferta, l'Atalanta vinse 1-0 subendo l'avversario per lunghi tratti. I 3 punti in classifica coprirono, almeno agli occhi dell'opinione pubblica e degli appassionati, una prova che a Gasperini, ad esempio, non piacque per nulla. Il tecnico dopo la sfida all'Inter era invece soddisfatto della prova offerta dai suoi sul campo e la spiegazione è semplice: se giochi come contro la Juventus e l'Inter, di partite ne perdi poche. Quindi testa alta e avanti con fiducia.