I disastri del maltempo nella Bergamasca: allagamenti sul lago di Endine, disagi nelle valli e nella Bassa

Foto da "Sei del lago di Endine se..." su Facebook

Il beltempo, almeno per qualche giorno, dovrebbe reggere. Certo è che, invece, le piogge abbondanti che questo fine settimana, con la tregua di domenica, si sono abbattute sulla Bergamasca hanno causato un bel po' di danni. In particolare, si sono registrati problemi nella zona del lago di Endine, a Zogno dove ha ceduto una strada, a Sant'Omobono a causa di una frana e anche a Canonica, dove si è effettuato un intervento al ponte.

Si riduce la portata dei fiumi

In tutta questa situazione, la portata dei fiumi si è notevolmente ridimensionata nelle ultime ore, rientrando quindi dalla soglia di allarme: quella del Brembo è passata dai 617 metri cubi di giovedì ai 131 registrati sabato mattina (4 novembre), il Serio, che è esondato a Mozzanica, nello stesso arco di tempo è sceso dai duecento metri cubi a 116 metri cubi, l'Oglio - che aveva trasportato fango e diversi detriti nel Sebino, creando anche una sorta di isolotto galleggiante vicino alla foce - è sceso da 488 a 251 metri cubi all'ingresso nel lago. Nel fine settimana, la portata dell'Adda era intorno ai 652 metri cubi.

Allagamenti nella zona di Endine

Per quanto riguarda il lago di Endine, un certo effetto hanno avuto le immagini del bar Miralago di Spinone che, per via dell'innalzamento del livello dell'acqua, si è ritrovato parzialmente sommerso al piano terra. Un fenomeno che si era verificato anche altre volte negli anni, ma comunque a notevole distanza tra un episodio e l'altro, quindi di certo non si tratta di una vicenda che ha luogo periodicamente.

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In ogni caso, gli allagamenti non hanno interessato solo quell'area, quella a sud, in cui si è innalzato anche il livello del torrente Cherio. Il percorso pedonale, infatti, sia dalla parte di Spinone-Ranzanico-Endine, che da quello di Monasterolo, è rimasto parzialmente inondato, con trasporto anche qui di fango, sporco e legni che andranno rimossi, una volta che il livello si sarà nuovamente abbassato. Nel frattempo, però, come riportato oggi (lunedì 6 novembre) dal Corriere Bergamo, la scuola elementare Mandela di Monasterolo ha rischiato di rimanere senza riscaldamento, perché l'acqua marrone aveva inondato il sotterraneo in cui si trovava anche la centrale termica, mettendola fuori uso.

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Smottamenti e frane nelle valli

In Val Brembana, invece, a Zogno si è deciso di chiudere via Castegnone, nella frazione di Poscante, a causa di una crepa notata nell'asfalto: dopo un sopralluogo dei tecnici, il Comune ha preferito quindi interrompere la viabilità in quel tratto, per ragioni di sicurezza. Agli abitanti di località Castegnone è stato concesso di portare le auto dall'altra parte, prima di vietare l'accesso al traffico veicolare. Nella giornata di oggi è atteso il responso dell'Amministrazione, che sta verificando la gravità dello smottamento e la necessità di possibili interventi.

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Via Castegnone chiusa a Zogno

Disagi anche a Sant'Omobono, in Valle Imagna, dove una frana staccatasi dalla zona di Rota Imagna è stata trasportata dal ruscello, finendo per allagare case e negozi nell'area della via Alle Fonti.

Disagi nella Bassa

A Canonica d'Adda, invece, si è attuato un altro intervento al ponte, dopo che la piena del fiume ha innalzato il livello fino alle impalcature dei lavori in corso sull'opera, con vari detriti rimasti impigliati nella struttura del cantiere. Al lavoro i sub di Treviglio, che hanno tagliato le reti per evitare l'effetto diga, che avrebbe quindi fatto tracimare l'acqua con conseguenti allagamenti.