Taxi, il Comune di Bergamo al lavoro per assegnare altre 8 licenze (ma si andrà a febbraio 2024)
Palazzo Frizzoni sta preparando il bando di concorso, ma per Zenoni ci vorranno mesi e bisogna chiederne altre extra
Otto nuove licenze di taxi verranno assegnate tramite bando dal Comune di Bergamo. Nei giorni scorsi, infatti, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy insieme a quello delle Infrastrutture e dei Trasporti hanno diramato la circolare interpretativa del "decreto Asset", che dà la possibilità ai Comuni capoluogo di regione, città metropolitana o sede di aeroporto di incrementare le licenze, seppur in misura non superiore al venti per cento di quelle già rilasciate.
Il concorso straordinario
Un'operazione che, come riportato oggi (mercoledì 8 novembre) da L'Eco di Bergamo, potrà essere effettuata tramite concorso straordinario, con procedura semplificata e accelerata. Tra queste realtà c'è anche il capoluogo orobico, che potrà quindi usufruire di quest'opzione nonostante i dubbi iniziali, poi risolti, relativi alla collocazione dello scalo a Orio al Serio, dunque fuori dai confini comunali di Bergamo, sebbene di fatto si tratti di un'infrastruttura della città.
Sulla base delle 41 licenze attualmente in vigore, quindi, dai calcoli ne risultano un massimo di otto aggiuntive da poter rilasciare, un numero che sarà sfruttato totalmente dall'Amministrazione, data la necessità crescente di questo servizio di trasporto.
Licenze non prima di febbraio
Come dichiarato dall'assessore alla Mobilità, Stefano Zenoni, a L'Eco, si è appena iniziato a preparare il concorso, stabilendo il valore di mercato a cui bandire le licenze. Secondo una sua prima stima, l'assegnazione non dovrebbe avvenire prima di febbraio. In ogni caso, l'intenzione della Giunta sarebbe quella di discutere ancora con la Regione per un eventuale potenziamento dell'offerta. Oltre alle licenze permanenti, il decreto ne prevede anche di temporanee: nello specifico, quelle aggiuntive di dodici mesi, prorogabili per un'altra dozzina, sulla base delle esigenze di potenziamento del servizio.
L'altra opzione, invece, è la "doppia guida", cioè il permesso per un'altra persona di guidare lo stesso taxi. Queste due ultime scelte, però, nell'opinione di Zenoni non sarebbero molto probabili per una città come Bergamo, per cui l'incremento strutturale delle licenze risulterebbe la soluzione più praticabile.