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L'idea
"InGrandiMenti", il calendario che valorizza le opere dell'Accademia Carrara mostrandone i dettagli
Realizzato dall'agenzia Welcome, dall'Accademia Carrara, e dallo Studio Fotografico Da Re. Il ricavato servirà al restauro di un dipinto
Dodici opere d'arte guardate, osservate attraverso uno speciale obiettivo Fujifilm da quattrocento milioni di pixel. È questa l'impresa realizzata dall'agenzia di comunicazione Welcome, dall'Accademia Carrara, e dallo Studio Fotografico Da Re per dare vita a InGrandiMenti, un calendario murale di grande formato che valorizza alcuni dettagli artistici di celebri capolavori pittorici presenti in Accademia. Il tutto, a 15 euro.
Lo sguardo del pittore
«È lo stesso sguardo con cui l'artista le ha osservate mentre le realizzava, la stessa distanza tra i suoi occhi e il pennello che usava nel dipingerle», sottolinea Paolo Da Re, autore degli scatti e tra i più apprezzati fotografi contemporanei d'arte, che ha condiviso e sviluppato questo progetto insieme all'agenzia di comunicazione Welcome. Il calendario sarà presentato il 20 novembre alle 18 in un evento dedicato in Accademia Carrara, durante il quale sarà possibile partecipare ad una visita guidata alla galleria e comparare dal vero i quadri originali e gli scatti fotografici del dettaglio riprodotto su pannelli 100x100 cm.
Cultura e valorizzazione
Si chiude l'anno della Cultura, ma il calendario 2024 apre all'idea che il patrimonio artistico di Bergamo abbia bisogno e sia meritevole di continuare a essere valorizzato. Sottolinea Giorgio Cortella di Welcome: «A conclusione dell'anno che ha celebrato Bergamo e Brescia Capitale della Cultura, abbiamo voluto dare vita insieme a Da Re ad un progetto che ha quale obiettivo la valorizzazione del patrimonio artistico di una istituzione bergamasca riconosciuta a livello internazionale».
Obiettivo? Restaurare un prezioso dipinto
Il ricavato dalla vendita dei calendari e dei pannelli contribuirà a finanziare il restauro de Il Cristo deriso, un dipinto pregevole, rimasto per lungo tempo nei deposi dell'Accademia e sul quale sono da approfondire la questione della effettiva paternità della tela e la sua relazione con altre versioni dello stesso soggetto realizzate dal presunto autore (l'artista napoletano a lungo allievo a Venezia Luca Giordano). Giampietro Bonaldi, General manager di Accademia Carrara, sigla: «È una valida iniziativa di promozione dei capolavori della nostra Collezione permanente e un'originale proposta di fund-raising per sostenere la valorizzazione di una delle opere che ospitiamo nei nostri depositi».
