Orari ridotti per il gioco d'azzardo: il Consiglio di Stato dà ragione ai Comuni
I Comuni dell'Ambito di Treviglio, con capofila Caravaggio, sulle fasce orarie hanno avuto ragione
Ribaltata dal Consiglio di Stato la sentenza del Tar di Brescia che, pur riconoscendo ai Comuni dell'Ambito di Treviglio (con capofila Caravaggio) il diritto di regolamentare gli orari di gioco nelle attività in contrasto alla ludopatia, ne rendevano così difficile l'esercizio da renderlo inattuabile. A riportare la vicenda sono i colleghi di PrimaTreviglio.
Regolamentazione in mano ai sindaci
Grazie alla sentenza d’appello 8443 del 2022 e ad altre sentenze "gemelle" emesse dal Consiglio di Stato, adesso è possibile per le Amministrazioni ridurre le fasce orarie non solo delle videolottery e delle slot machines, ma anche dei giochi gestiti in concessione dai rivenditori dei generi di monopolio (“10 e lotto” e “gratta e vinci”). I Comuni dell’Ambito hanno infatti deciso di inserirli nei propri regolamenti, nonostante prima d’ora questi giochi non siano mai stati disciplinati dagli enti locali.
Inoltre, un’altra sentenza del Consiglio di Stato, la 8240 del 2022, di accoglimento dell’appello proposto dal Comune di Caravaggio – insieme alle sentenze “gemelle” di accoglimento di appelli, proposti da numerosi altri Comuni del medesimo Ambito – ha riaffermato la legittimazione ed il potere dei sindaci di adottare ordinanze limitative degli orari per tutti i giochi leciti. Potere che era stato messo in discussione dal Tar di Brescia, nelle sentenze riformate, con riferimento ai giochi tradizionalmente assoggettati a limitazioni (videolottery e slot machines). Si ristabilisce così il ruolo primario nell’ambito della lotta al gioco d’azzardo patologico, che affligge percentuali sempre più elevate di popolazione e costituisce una vera e propria piaga sociale.
Il commento del sindaco di Caravaggio
«Ho appreso con soddisfazione che il Consiglio di Stato ha riconosciuto la legittimità e l’opportunità della scelta dell’Amministrazione di contrastare, con un regolamento comunale, la ludopatia - ha dichiarato il sindaco di Caravaggio Claudio Bolandrini -. La dipendenza dal gioco d’azzardo è purtroppo molto diffusa anche a Caravaggio, dove ha rovinato la vita di numerose persone e la serenità e il benessere delle loro famiglie. Vorrei che le autorità competenti mostrassero analogo coraggio, per frenare la diffusione della ludopatia attraverso il gioco online».