Val Seriana, la danza in lutto per Floriana Barletta
Dal 2000 dirigeva la scuola "Arabesque" di Clusone, dove è stata allestita la camera ardente. Stasera il feretro partirà per la Calabria
Si è spenta martedì mattina (21 novembre) a causa di un malore, a 46 anni, Floriana Barletta, direttrice della scuola di ballo "Arabesque" di Clusone. La donna, che prima abitava lì, viveva da anni a San Lorenzo di Rovetta.
Stasera la partenza per la Calabria
Proprio nella sua casa è stata colta da un infarto, che non le ha lasciato scampo. Lascia così il marito Roberto, i figli Emanuele e Ilenia, oltre ai genitori e alle sorelle che vivono in Calabria, dove venerdì mattina si celebreranno i funerali. Dopo la chiusura della camera ardente, allestita nella sua scuola di danza a Clusone, in via Bergamo 39, dove le hanno fatto visita per l'ultimo saluto parenti, amici e allieve, la salma partirà alle 18 di stasera per tornare nella terra d'origine.
La danza e la disponibilità per gli altri
La Arabesque l'aveva fondata nel 2000 quando, dopo aver conosciuto il marito, si era trasferita dal paese di Rossano nel Sud Italia. Prima di aprirla, aveva insegnato ballo in un locale dell'oratorio. Come raccontato dal marito, aveva avuto centinaia di studenti in 23 anni, in pratica due generazioni di ballerine. Aveva un diploma alla "The British art of London" e insegnava danza classica e moderna, partendo dalle bambine in età d'asilo fino alle adulte. Tra l'altro, aveva collaborato con diverse compagnie teatrali locali, con coreografie e corpi di ballo in musical come "Barnum" e "Cattiva". Lei e le sue ragazze erano state inoltre sul palco dell'Ariston e avevano partecipato a diversi concorsi.
Sulla bara, mercoledì, sono state poste delle scarpette rosa con una dedica: «Insegna agli angeli a danzare, le tue ragazze di Arabesque». Tanti i messaggi di cordoglio e le foto per ricordarla sui social, tra cui quelli di molte persone che avevano frequentato la sua scuola. Tutti la ricordano non solo per la sua passione di una vita, ma anche per la gentilezza e la disponibilità che da sempre la contraddistingueva, così come la sua capacità di entrare in sintonia con gli altri.
Conosco lei e la famiglia e quando ho visto il suo necrologio ci sono rimasto veramente male. R.I.P.