Denunciato

Un 43enne si è finto un maresciallo di Treviglio per truffare un'agenzia viaggi napoletana

Il criminale aveva girato un falso bonifico e lavorava nell'hotel nel quale aveva prenotato il soggiorno. In corso altri accertamenti

Un 43enne si è finto un maresciallo di Treviglio per truffare un'agenzia viaggi napoletana
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Si era spacciato per un maresciallo dei carabinieri di Treviglio con l'intento di truffare un'agenzia di viaggi di Napoli. Alle fine, però, quelli veri lo hanno trovato e adesso dovrà rispondere della truffa che aveva imbastito.

Il falso maresciallo

A venire deferito in stato di libertà un 43enne che, lo scorso 7 novembre, aveva chiesto di prenotare un soggiorno in un hotel del capoluogo campano spacciandosi per l'ufficiale dell'Arma Ciro Cafiero. Un'identità falsa, tra l'altro forse "ispirata" a uno dei militari intervenuti, nel 2013, durante la sparatoria fuori da Palazzo Chigi, quando era in corso l'insediamento del Governo Letta, poi insigniti della medaglia al valor civile. Ovviamente, l'allora appuntato scelto che fu tra i protagonisti della vicenda non c'entra nulla, ma il sospettato aveva usato il suo nome.

Il finto maresciallo, dopo aver fornito al telefono numerosi dettagli per far credere di appartenere all'Arma, aveva trasmesso all'agenzia il bonifico da 1.680 euro per pagare la sua vacanza: tuttavia, era privo dei dati bancari dell'ordinante e della causale, quindi era carta straccia. La simulazione della transazione aveva però ingannato l'ignaro agente dell'attività, che a sua volta aveva eseguito un altro bonifico di pari importo all'albergo. La responsabile dell'agenzia in seguito aveva notato l'anomalia nella distinta di ricevuta, per cui aveva chiamato il Comando di Treviglio.

Le indagini dei carabinieri (quelli veri)

Da lì erano partiti gli accertamenti e poi le indagini, in collaborazione tra i militari della Bassa e quelli della stazione di Napoli Secondigliano, che hanno poi portato, il 21 novembre scorso, a identificare il criminale. Il quale, si è scoperto, lavorava tra l'altro in quell'hotel. Gli è stato quindi impedito di intascare i soldi e sono ora in corso ulteriori indagini, per capire se ci siano state altre truffe a opera del soggetto, che è stato deferito a piede libero.

I carabinieri ne hanno approfittato, nel rendere nota l'operazione, per invitare i cittadini a diffidare di chi si presenta al telefono come appartenente all’Arma domandando denaro o facendo richieste particolari.

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