Il bomber

Gianluca Scamacca, l'uomo delle fiammate improvvise con colpi e numeri da applausi

Quando scende in campo, il numero 90 della Dea è sempre protagonista e la sua incidenza sull'attacco orobico è molto significativa

Gianluca Scamacca, l'uomo delle fiammate improvvise con colpi e numeri da applausi
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di Fabio Gennari

Con quelli giocati ieri sera (30 novembre) a Bergamo nella serata dell'1-1 contro lo Sporting Lisbona, Gianluca Scamacca ha raggiunto quota 764' in campo tra campionato ed Europa League (14 presenze, sette da titolare e solo una in campo dall'inizio alla fine) in cui ha segnato 6 gol (media di una rete ogni 127' abbondanti), servito un assist, colpito due pali e fallito qualche altra occasione.

Partendo dai numeri, la valutazione della stagione di Scamacca fino a questo momento non dovrebbe nemmeno far sorgere dubbi sul valore del giocatore, ma ci sono altre considerazioni che meritano di essere fatte e permettono di approfondire diversi concetti.

Primo tema: la continuità. Dentro la stessa partita, o anche per alcune partite di fila, il ragazzo sembra vivere di fiammate. Scamacca fa cose molto buone e altre meno efficaci. Bisogna mettersi in testa che i colpi li ha e che, quando si accende, il suo impatto sulla gara è enorme. Il gol segnato contro lo Sporting è bellissimo, i colpi di tacco o le giocate a difendere palla cambiando campo altrettanto e certamente sarebbe importante che Scamacca ne facesse di più e magari non sbagliasse gol semplici. Ma per quello si passa dal lavoro.

Secondo tema: l'inserimento. Se uno gioca la metà delle partite, di cui solo un'altra metà da titolare e solo una di queste per intero, significa che non parliamo ancora di un titolare fisso della squadra. Il costo del cartellino non scende in campo, il numero 90 della Dea sta ancora cercando la forma migliore e forse i compagni devono ancora scoprirlo. Quindi avanti con il lavoro, non è un caso che Gasperini abbia sottolineato quanto sia importante poter pensare, fino a marzo, solo ad allenarsi giocando in campionato e (quando sarà) in Coppa Italia.

Terzo e ultimo tema: i numeri. Classe 1999, con Genoa e Sassuolo, prima di andare al West Ham, Scamacca aveva segnato 8 e 16 gol in Serie A, stagioni 2020/21 e 2021/2022. La media è di 12 reti in 31 partite di campionato a stagione, ora siamo a 5 in dieci partite (cinque da titolare, una sola per intero e 559' complessivi). I dati sono dalla sua parte, il tempo anche e la possibile crescita pure. Scamacca è un centravanti atipico ma è forte: diamogli altro tempo e ci divertiremo.

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