Magia del Natale

Christmas Design a Bergamo, le cinque opere (più una) che proprio non potete perdervi

Per godersele tutte (sono quindici) ci vuole almeno una giornata. Per chi ha meno tempo, abbiamo fatto una selezione

Christmas Design a Bergamo, le cinque opere (più una) che proprio non potete perdervi
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di Marta Belotti

Sorprendono e sono al centro di foto e post di chi si gode una tranquilla passeggiata per le vie di Bergamo, ma sanno attirare l’attenzione anche di chi cammina più velocemente uscendo dall’ufficio o diretto a un appuntamento: le opere di Christmas Design non passano inosservate.

La mostra diffusa, ideata dal paesaggista Maurizio Vegini e organizzata dal Duc di Bergamo con l’appoggio del Comune e di VisitBergamo, ha preso vita con le sue luci e i suoi suoni sabato 25 novembre e continuerà a rendere magico il Natale di Bergamo fino al 7 gennaio. Vedere tutte le installazioni, che sono quindici e sparse per la città, sia Bassa che Alta, non è per nulla semplice.

Scarpe comode, vestiti caldi e almeno una mezza giornata, se non una intera, formano il kit per chi voglia avventurarsi nella caccia al tesoro (le installazioni sono accese dalle 17 alle 24). Ma non tutti ne hanno la possibilità. Per questo abbiamo pensato di fare una selezione di quelle opere che, tra foto e commenti, hanno richiamato maggiormente l’attenzione e che proprio non ci si può perdere.

La nuvola Epifània

Si chiama Epifània, è una nuvola composta da petali realizzati con materiali di scarto di produzione provenienti dall’azienda Alias (anche committente) e «quando parla va ascoltata», come spiegato dal suo creatore, l’architetto Edoardo Milesi.

La nuvola, in realtà, canta, fa rumore in un processo di continuo cambiamento di colori e suoni che viene amplificato ancor di più dal rimbombo creato dai portici di Porta Sant’Alessandro, sotto i quali si trova.

Quest’opera vuole raccontare il cambiamento climatico. Dalla pioggia scrosciante si passa alla terra arida, dal tornado al fuoco che distrugge. In generale, affascina ed è l’opera che più compare nei reel e in brevi video sui social.

Le sette porte

Naso in su sotto i portici di Piazza Cittadella: l’effetto è quello di attraversare sette città dai nomi esotici. L’artista Matteo Rubbi è riuscito con semplici fili di luce in neon a proporre l’idea di un viaggio, che ripercorre quello di Maria e Giuseppe da Nazareth a Betlemme, seguendo una mappa databile al I a.C. (...)

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