È scoppiata la guerra dei rifiuti: scontro totale fra Torre Boldone e Gorle
Polverone per la scelta boldonese di lasciare la convenzione con il paese vicino. Le dichiarazioni dei due sindaci non collimano
di Andrea Carullo
La notizia di cui più si parla in paese negli ultimi giorni è certamente quella relativa alla chiusura della condivisione della piattaforma ecologica tra i comuni di Torre Boldone e Gorle.
Decisione presa nell’ultimo consiglio comunale di Torre Boldone di mercoledì 29 novembre, nel quale la delibera al punto tre dell’ordine del giorno ha chiesto di votare la revoca della convenzione stipulata con Gorle (relativa agli anni 2019-2024). Compatti sulla scelta l’amministrazione e la lista di minoranza “Abitare”, mentre sono stati contrari i voti di “Torre Ideale” e “Torre Boldone Punto e a capo”.
«La decisione di non rinnovare la convenzione, annunciata con un anno di anticipo, è strettamente collegata alla non idoneità della piattaforma a sostenere il carico di due comuni – ha detto il sindaco Luca Macario nel suo intervento e poi tramite un post sulla sua pagina Facebook –. A causa dell’aumento dei materiali conferiti alla piattaforma ecologica, e dunque della maggiore difficoltà nella gestione della stessa, si è reso necessario comunicare a Gorle che la convenzione in atto non verrà rinnovata».
«Trovo quest’affermazione non veritiera – ha detto invece il sindaco di Gorle, Giovanni Testa –. Non sono mai state evidenziate problematiche strutturali e i flussi dei rifiuti non ci risulta aumentato così significativamente da giustificare questa chiusura. Va da sé che ogni matrimonio può finire, ma faccio presente a Macario che si tratta di un servizio pubblico indispensabile, che non può essere acceso o spento come un interruttore. Il servizio va fornito, senza interruzione, sino a che la situazione consenta scelte alternative, perciò continuerà regolarmente e Gorle vigilerà attentamente affinché sia così».
Testa imputa anche a Torre Boldone una mancanza di comunicazione (...)
Il commento del sig Marcello, secondo me è giusto devono essere quelli di Gorle a smaltire i loro rifiuti. Purtroppo è cosi
Sono di Torre, e perciò frequento questa "isola ecologica". E' verissimo che è sottodimensionata per 2 comuni (15000 abitanti circa). Non si può ampliare ed è in territorio di Torre. Gorle se ne deve fare una sul proprio territorio, se ne facciano una ragione. Hanno il tempo per trovare la soluzione, anche se per fare qualcosa in concreto le nostre amministrazioni hanno bisogno di ere geologiche! Perderanno un anno in discussioni perché nessuno in Gorle vorrà i rifiuti vicino a casa sua, e allora può darsi che ci sarà una proroga, ma la strada è quella: Gorle deve risolvere il suo problema in proprio.