Rapina un'associazione di volontariato e picchia il presidente a Cividate: spariti più di 400 euro
Un uomo incappucciato ha cercato di prendere i soldi sul tavolo e, alla resistenza dell'anziano, lo ha colpito più volte
Rapinato e anche malmenato: non c'è pace per l'associazione San Rocco di Cividate, dove ci sono stati quattro furti nel giro di pochi mesi. La vittima stavolta è il presidente Daniele Guzzi, picchiato da un soggetto che ieri (lunedì 11 dicembre) si è introdotto nella sede e ha rubato del denaro. A riportare la vicenda sono i colleghi di PrimaTreviglio.
La rapina in sede
Erano da poco passate le 16.30 e il presidente dell'associazione di volontari, che si occupa di trasportare persone a ospedali e presidi medici, era nell'edificio in via Marconi 60, intento a redigere i conti ordinari dell'attività, quando si è visto entrare in ufficio un uomo incappucciato. L’individuo ha visto sul tavolo i soldi e, senza dire una parola, ha provato a prenderli. Guzzi ha opposto da subito resistenza ma l'altro, più giovane, ha colpito più volte l’anziano riuscendo a impadronirsi dei contanti.
Guzzi però non ha perso i sensi e, mentre il ladro trafugava il denaro, ha provato ad avvicinarsi alla porta d’ingresso dell'ufficio, nel tentativo di rinchiudere all'interno il malvivente. L'aggressore però si è accorto del tentativo e, con uno scatto, si è avventato su di lui: i due sono così finiti nel corridoio d’ingresso e la colluttazione è continuata fino quando il ladro è riuscito a uscire dall’edificio e, presa una bici che era la piano terra, si è dato alla fuga con il bottino di 410 euro.
L'arrivo dei carabinieri
L'anziano, tramortito, ha cercato di chiamare aiuto: «Ho chiamato subito la Polizia locale di Cividate, ma non ho trovato nessuno nonostante l'orario – ha detto Guzzi -. Così ho chiamato il 112 e, dopo un’ora circa, è arrivata una pattuglia da Treviglio. Dopo i primi accertamenti sono andato in caserma a Martinengo, dove ho sporto denuncia».
Ha però un sospetto, perché circa due mesi fa un uomo, italiano, si era presentato in sede e con la scusa di chiedere un servizio ha rubato uno smartphone. «Credo proprio che si tratti ancora di lui, la prima volta deve aver visto che tipo di attività facciamo e i contanti che girano in sede - ha continuato il presidente -. Comunque è assurdo trovarsi sempre in situazioni del genere, è la quarta volta che subiamo furti. Addirittura, io stesso sono stato aggredito qui fuori sulle scale d'ingresso per una catenina d’oro che avevo al collo. Non c'è pace neanche per noi volontari, che cerchiamo solo di offrire i nostri servizi».