Rakow-Atalanta, una serata importante che solo la Dea si è conquistata sul campo
In Polonia, l'Atalanta può scendere in campo senza troppe pressioni perché ha ottenuto con anticipo il passaggio del turno
di Fabio Gennari
Poter giocare una sfida di Europa League senza che il risultato intacchi in alcun modo la posizione che ti sei conquistato è un grande merito, prima che una bella fortuna. Già, perché la sfida di questa sera (14 dicembre) a Sosnowiec, città da circa 200 mila abitanti a pochi chilometri da Katowice (Slesia, regione della Polonia), è diventata ininfluente per il risultato grazie al percorso che la Dea si è costruita nelle precedenti cinque sfide giocate in ambito europeo.
Contro i polacchi, battuti nella gara d'esordio a Bergamo per 2-0, la formazione nerazzurra avrà solo la preoccupazione di evitare altri problemi fisici e in campo ci saranno un mix di giocatori della prima squadra che hanno finora trovato meno spazio e giovani di belle speranze che per la prima volta avranno la possibilità di misurarci in campo europeo: dalla Serie C o, per i più piccoli, dalla Primavera alla seconda competizione continentale per club il salto è enorme.
Gli "occhi del risultato" questa volta dovranno lasciare spazio agli "occhi del futuro", a breve e medio termine. Capire se qualcuno di quelli che di solito non giocano potrà essere prezioso nella seconda parte di stagione è importante, valutare la tenuta di chi certe gare di solito le vede solo in televisione altrettanto, soprattutto per una società come l'Atalanta che, rispetto a tutte le altre italiane, è già sicura che il prossimo sorteggio da osservare con attenzione sarà solo a fine febbraio del 2024. Con gli ottavi in tasca da quindici giorni, la prospettiva cambia completamente.