Gandino appalta il servizio mensa e pulizie, ma le tre dipendenti storiche non ci stanno
Lavoravano lì da più di 30 anni. Il problema non sta nel fatto in sé, ma nel non aver tutelato i loro aspetti retributivi e occupazionali, dice la Cisl
La Scuola Materna di Gandino ha deciso di appaltare il servizio mensa e pulizie, ma non avrebbe chiesto alcun confronto alle organizzazioni sindacali, così da poter per tutelare sia gli aspetti retributivi che quelli occupazionali del personale lì impiegato. È per questo che nella giornata di oggi, venerdì 15 novembre, le tre dipendenti interessate da questo provvedimento hanno protestato davanti ai cancelli della struttura con un presidio promosso dall’appoggio di Fisascat Cisl.
Scelta comprensibile, ma...
Le tre donne lavorano in quella scuola da circa trent'anni e il problema sta nel fatto che non sia stato fatto nulla per andare loro incontro. Alessandro Locatelli, della segreteria provinciale di Fisascat Cisl, sottolinea: «La scelta di appaltare il servizio mensa e pulizie è anche condivisibile, perché alla base ci sono motivazioni di sostenibilità e organizzativi. Avendo solo tre persone su questi servizi, nel caso di malattia o assenze prolungate, per la Scuola risulta infatti difficile sostituire il personale assente, mentre un'azienda che si occupa principalmente di ristorazione e pulizie non avrebbe tali difficoltà, con un conseguente ottimizzazione dei costi. Se il principio è condivisibile, non condividiamo l'approccio poco sensibile nell'affrontare un tema che riguarda tre lavoratrici, tre persone che per anni hanno dedicato anima e corpo al buon funzionamento della scuola».
Lavoratrici da tutelare
Conclude: «Queste persone si meritano di più e non certo di vedere il loro posto di lavoro a rischio in quanto potrebbero essere spostate ad oltre 25 Km di distanza dal paese nel quale tutte risiedono, destabilizzando l’equilibrio del lavoro e della gestione familiare. Se la Scuola ci avesse coinvolto almeno un paio di mesi fa, molto probabilmente avremmo potuto concertate le richieste degli uni e degli altri».