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La discussione
Zanica, via libera alla settimana corta a scuola: ma è davvero utile agli studenti?
Dal settembre 2024 sarà adottata anche delle secondarie di primo grado. Perplessità da parte di alcuni genitori. La risposta della dirigente scolastica
di Onofrio Zirafi
Dal settembre 2024 la cosiddetta “settimana corta” sbarcherà anche tra i banchi delle Scuole Secondarie di Primo grado dell’Istituto comprensivo di Zanica (un assetto che nel solco delle Scuole Primarie, invece, era già una consuetudine, con pausa mensa dalle 12.20 e rientro pomeridiano).
Lo ha deliberato all’unanimità, in data 24 novembre, il Consiglio di Istituto, dopo che il giorno prima il Collegio dei Docenti unitario aveva espresso parere favorevole in merito con una maggioranza del 68,57 per cento.
A fronte di quello che è ormai un dato di fatto, non mancano comunque le perplessità da parte di alcuni genitori. Ne abbiamo raccolte alcune a partire da Enrico, padre di un bambino di quarta della primaria di Zanica: «Non sono d’accordo con la settimana corta alle medie inferiori di Zanica poiché ritengo difficile per un ragazzino di 11 anni mantenere l’attenzione per sei ore consecutive. L’intenzione di organizzare blocchi di due ore consecutive per materia comporta una diminuzione significativa della varietà di temi che si trattano durante la mattinata, e lo studente deve necessariamente mantenere alta l’attenzione sui medesimi argomenti per molto tempo. Inoltre, così facendo, il pomeriggio si “accorcia” e i compiti lasciano poco spazio ad attività sportive o ludiche».
A interrogarsi sull’impatto del provvedimento è anche Francesca, mamma di due alunne delle scuole medie: «La domanda che sorge spontanea è: cui prodest? A chi giova questa decisione? Mi pare che qui non sia centrale il benessere degli studenti (...)
