Altro giro, altra conferma: dal mercato non serve nessuno, c'è Super Mario Pasalic!
Se ne parla poco, eppure il croato è un punto di forza della formazione di Gasperini. Sempre con l'approccio giusto e grande disponibilità
di Fabio Gennari
Nell'ultima settimana (abbondante), nessuno ha giocato quanto lui. Nell'ultima settimana (di vittorie), nessuno ha giocato bene quanto lui. Con questa continuità, con un impatto simile sia contro il Milan che contro il Rakow e poi ieri sera (18 dicembre) contro la Salernitana. Mario Pasalic si sta prendendo la scena. In Polonia ha pure indossato per la prima volta la fascia da capitano dell'Atalanta, ma ciò che conta di più è che è uno dei simboli di quel concetto che Gasperini definisce «allargare la rosa dei titolari».
Non è una sorpresa, nelle stagioni con il tecnico di Grugliasco in panchina il croato è sempre stato utilizzato con grande continuità, ma forse mai come in quest'ultimo periodo da mediano puro. Badate bene, non è un dettaglio per uno che abbiamo visto giocare da attaccante esterno (come con la Croazia) piuttosto che da centravanti. Anche in questa stagione.
Ora però Pasalic sta giocando da compagno di reparto di Ederson piuttosto che di de Roon ed è tatticamente formidabile perché, come contro la Salernitana, può passare rapidamente in una zona più avanzata e diventare ancora più decisivo.
Nelle scorse settimane ci si chiedeva spesso se non servisse un cambio di de Roon ma la risposta ora è chiara: a gennaio l'Atalanta ha bisogno solo di sistemare la difesa con un nuovo innesto, in mezzo al campo ci sono de Roon, Ederson, Koopmeiners e Pasalic che possono alternarsi. Più Adopo per le emergenze.
Gamba, tecnica, capacità di fare gol (sono 10 finora quelli insaccati dai centrocampisti centrali di Gasperini, manca solo de Roon all'appello) e grande cuore. Avanti con fiducia, dateci il Bologna!