Omicidio di Covo, il presunto assassino potrebbe essere già fuggito in Svizzera
Gli inquirenti hanno ricostruito il percorso basandosi sugli spostamenti del cellulare. Ma non è escluso possa trattarsi di un depistaggio
È ancora in fuga e potrebbe trovarsi già in Svizzera il presunto responsabile dell'assassinio di Covo, avvenuto nel pomeriggio di domenica 17 dicembre in un appartamento di via Pradone al civico 2. Vittima Sajid Ahmad, 29enne che viveva insieme a un trentenne pakistato ricercato perché sospettato di averlo ucciso a coltellate al culmine di una lite, forse per motivi economici.
Gli inquirenti, come riporta L'Eco di Bergamo, avrebbero ricostruito quello che dovrebbe essere il percorso effettuato dal trentenne basandosi sugli spostamenti del cellulare. Nella serata di domenica, poco dopo la mezzanotte, era stato localizzato nell'hinterland milanese. Dopodiché sarebbe fuggito lungo l'autostrada A8 per poi raggiungere la Svizzera.
Non è tuttavia escluso che il ricercato possa avere un complice, a cui avrebbe lasciato il telefonino per depistare le indagini. K.H., queste le iniziali, è regolare in Italia e risiede nell'appartamento della tragedia. Per le sue ricerche è stata coinvolta anche la polizia svizzera, oltre ai carabinieri di Bergamo e Treviglio e la scientifica dell'arma che ha effettuato i rilievi necessari.
In Italia per cercare fortuna
Sajid Hamad, la vittima, viveva da poco in via Pradone 2. Classe 1994, la sua residenza risultava ancora in Calabria, al centro di accoglienza Sant'Anna di Isola Capo Rizzuto in provincia di Crotone. Era solo in Italia e sono stati perciò raggiunti i suoi parenti in Pakistan. Nelle prossime ore verrà effettuata l'autopsia che farà luce su modalità e cause della sua morte, oltre a verificare se ci sono state colluttazioni o se il 29enne abbia tentato di difendersi.
Resta inoltre da chiarire l'orario esatto in cui è avvenuto l'omicidio - forse qualche ora prima delle 16.30, quando è stato scoperto -, per capire così quanto tempo avrebbe avuto il sospettato assassino per allontanarsi e scappare. Nessuno degli altri inquilini, sempre pakistani, avrebbero assistito al delitto. Da verificare anche l'arma: se sia stato rinvenuto in casa, oppure se l'assassino se ne sarebbe liberato mentre fuggiva.