La Bergamasca è seconda in Lombardia per percentuale di raccolta differenziata
Lo rivela il dossier di Legambiente sui Comuni Ricicloni della Lombardia. Quindici i nuovi comuni nell'elenco
La provincia di Bergamo è la seconda con più alta percentuale di raccolta differenziata in tutta Lombardia, al pari di Monza-Brianza. La Bergamasca arriva infatti a sfiorare l'ottanta per cento (79,40%), subito dietro Mantova, la migliore della regione con il suo 86%. Lo ha svelato la trentesima edizione del dossier di Legambiente sui Comuni Ricicloni della Lombardia, presentato giovedì 14 dicembre e che rielabora i dati 2023.
I nuovi comuni ricicloni
Per la Bergamasca le buone notizie non si fermano qui, dato che quest'anno sono ben sedici i comuni entrati per la prima volta nel gruppo dei "ricicloni": Almè, Arcene, Bonate Sotto, Canonica d'Adda, Caprino Bergamasco, Castel Rozzone, Comun Nuovo, Fara Gera d'Adda, Levate, Martinengo, Nembro, Osio Sopra, Solza, Sorisole, Treviolo, Villa d'Almè.
Il criterio adottato per far parte della classifica Comuni Ricicloni 2022 è da ricercare nella frazione indifferenziata, il secco non riciclabile. Per accedere alla graduatoria sono considerati solo i comuni che, oltre a raggiungere o superare il 65 per cento di raccolta differenziata, hanno conferito meno di 75kg abitante anno di rifiuto secco non riciclabile entrando così a far parte dei Comuni Rifiuti Free. In totale i comuni ricicloni bergamaschi sono settantasette.
La città di Bergamo
Anche per quanto riguarda i capoluoghi di provincia Bergamo si difende bene. Con la sua percentuale di raccolta differenziata al 76,7 per cento che la porta in terza posizione dopo Mantova, all'82,9 per cento e Cremona al 77 per cento. Come riportano i colleghi di Prima Mantova Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia ha dichiarato: «La Lombardia è una regione che conferma grandi potenzialità nel campo dell’economia circolare. Comuni Ricicloni è la cartina di tornasole di un impegno diffuso da parte delle amministrazioni e delle aziende. Le realtà più virtuose premiate oggi devono non solo tenere il passo, ma farlo fare anche ai capoluoghi».