L'indagine

Smascherata rete nazionale di pedopornografia online: un arresto anche nella Bergamasca

Operazione delle Polizia Postale coordinata dalla Procura della Repubblica di Venezia. Zaia: "Un orrore indegno dell’umanità"

Smascherata rete nazionale di pedopornografia online: un arresto anche nella Bergamasca
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In un'ampia operazione condotta dalla Polizia Postale, coordinata dalla Procura della Repubblica di Venezia attraverso il Centro Nazionale del Contrasto alla Pedopornografia Online, sono stati effettuati 28 arresti in flagranza di reato e segnalate altre 28 persone in 38 province italiane. L'indagine ha riguardato la detenzione di ingente quantità di materiale pedopornografico. Un arresto è stato anche effettuato nella Bergamasca, ai danni di un 50enne di origine asiatica.

Pedopornografia online: 28 arresti e 28 denunce in Italia

L'azione, che ha coinvolto circa 200 agenti della Polizia Postale, ha portato all'esecuzione di 51 decreti di perquisizione in diverse località del Paese. La vastità dell'operazione testimonia l'impegno delle autorità nel contrastare con determinazione questo grave crimine online.

Tutti gli arresti sono stati convalidati, e sono state applicate 19 misure cautelari nei confronti degli indagati, i quali presentano un'età compresa tra i 16 e i 73 anni. La diversità di età degli implicati sottolinea la necessità di una vigilanza costante e di azioni preventive per proteggere i minori da ogni forma di sfruttamento online.

Il Governatore Zaia: "Un orrore indegno dell’umanità”

“Ringrazio la Procura di Venezia, la Polizia Postale e tutta l’organizzazione della legalità veneta e nazionale per aver stroncato una rete criminale che, se verranno accertate le responsabilità, potrà essere definita come un orrore indegno dell’umanità”.

Lo dichiara il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, in relazione all’operazione contro la pedopornografia online portata a termine sotto la direzione della Procura della Repubblica di Venezia tramite il Centro nazionale del contrasto alla pedopornografia online, che ha portato all’arresto di 28 persone in flagranza di reato e alla denuncia per altre 28, in 38 province italiane.

“Una rete vasta e ramificata secondo le prime informazioni divulgate dagli investigatori – aggiunge il Governatore – che gli inquirenti e le donne e uomini della Polizia Postale hanno smascherato con un grandissimo impegno, sia investigativo che umano”.

“Addolora e inorridisce la situazione complessiva – dice Zaia – ma ancor peggio è sapere che il range di età di arrestati e indagati va da 16 a 73 anni. Persone di tutte le età, comprese alcune molto giovani. Mi auguro che a seguito delle prove raccolte, e successivamente in sede processuale, possano essere erogate pene severe”.

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