Sulla vetta più alta delle Ande: Daniele Carobbio di Oneta come il padre, ma 20 anni dopo
Per il giovane 26enne bergamasco è stata la prima vetta così alta: si è allenato anche sul monte Alben. In cima con l'amico Andrea Bertorello
«A volte i sogni si avverano, a me è capitato!»: ha postato così Daniele Carobbio, 26enne di Oneta, che il 15 dicembre ha raggiunto la cima dell'Aconcagua, in Argentina, che sono i suoi 6.962 è la più alta montagna della Cordigliera delle Ande, nonché la massima delle Americhe e di tutto l'emisfero Australe.
Carobbio è partito per le Ande il 30 novembre insieme a due amici e compagni di scalate Andrea Begnis e Andrea Bertorello, anche se solo quest'ultimo ha raggiunto con lui la cima, dato che il primo ha invece dovuto rinunciare a causa del mal di montagna. Per Carobbio raggiungere la vetta dell'Aconcagua era un sogno anche perché esattamente venti anni prima, nel 2003, vi era arrivato suo padre. Questo ha aggiunto quindi un valore affettivo molto forte per il ragazzo.
Come racconta L'Eco di Bergamo, il giovane, appassionato di arrampicata e di sci di fondo, vorrebbe diventare guida alpina. Questa è stata la sua prima sfida ad altitudini simili, che ha affrontato dopo un allenamento, fatto in parte anche sul monte Alben, cima orobica ben più modesta, che supera a malapena i duemila metri, ma pratica per Carobbio perché molto vicina a casa.