Vandalizzato il presepe della chiesa a Stezzano. Caso analogo anche a Mozzo
Il video girato da don Cesare Micheletti e la denuncia: «È opera dei soliti bulletti, vanno fermati!». Il precedente del Comune dell'hinterland
di Laura Ceresoli
Quello di ieri (giovedì 28 dicembre) è stato un risveglio amaro per il parroco di Stezzano don Cesare Micheletti, che ha dovuto fare i conti con uno spettacolo indecoroso. Nella notte tra mercoledì e giovedì, infatti, alcuni vandali hanno danneggiato il presepio situato all'esterno della parrocchia San Giovanni Battista.
Sono stati spaccati il muso del bue, il braccio della statua di San Giuseppe e le dita di Gesù Bambino. La parrocchia ha già dato mandato al presepista di ricomporre le statuette in modo provvisorio, in attesa poi di riportarle al loro stato originale attraverso un intervento più specifico che verrà effettuato una volta smontato il presepe. Sacerdoti e volontari hanno inoltre manifestato la propria preoccupazione per la presenza di un gruppo di giovani che spesso compie scorribande in paese e si teme che si tratti degli stessi che hanno poi preso di mira il presepe.
«I soliti bulletti, vanno fermati»
«La capanna quest'anno è stata posizionata ai piedi del campanile proprio per valorizzarne il restauro, in un'area ben custodita e recintata - spiega il sacrista Jacopo -. Ciò nonostante, i vandali sono riusciti ad arrivare fino a qui. Subito abbiamo pensato di divulgare il video delle statuine rotte sui social in modo da sensibilizzare su questi fatti spiacevoli i cittadini, l'amministrazione, ma soprattutto i genitori, affinché controllino cosa fanno i loro figli di notte. Anche tra la casa Isacchi e la chiesa parrocchiale abbiamo trovato di tutto. Un disastro. Purtroppo ci sono in giro per il paese i soliti bulletti che vanno fermati. Già quest'estate avevamo segnalato la situazione al sindaco e avevamo chiesto l'installazione di telecamere; la cosa non è ancora andata in porto ma confidiamo che vengano posizionate al più presto».
Il precedente di Mozzo
Un fatto simile è avvenuto poche ore prima a Mozzo. Come ha denunciato sui social il sindaco Gianluigi Ubiali, infatti, una "mano" ancora ignota, tra il 26 e il 27 dicembre, ha rotto il braccio del Gesù Bambino nella capanna allestita dagli Alpini sul sagrato della chiesa parrocchiale. A segnalare l'atto vandalico sono state, nel primo pomeriggio del 27 dicembre, le donne che si occupano della pulizia della chiesa.
La reazione della politica
Tornando a Stezzano, così si pronuncia il vicesindaco Luigi Bresciani: «Atto vandalico inqualificabile. Probabilmente opera di teppistelli che avevano già danneggiato l'attrezzatura posta in piazza per le feste di Natale. È una gang di giovanissimi ragazzi stezzanesi ancora non identificati. Carabinieri e vigili urbani sono informati e speriamo vengano tutti identificati. Non voglio leggervi nulla di politico o religioso».
Sul tema è intervenuto anche Luca Montanelli della Leg,a che da sempre ha a cuore il tema della tradizione natalizia: «Il vandalismo nei confronti dei presepi è uno sfregio alla nostra cultura e alla nostra storia. Ed è uno sfregio anche nei confronti di chi ogni anno si occupa di creare il presepe e di tutti i cittadini che, durante le feste di Natale, vorrebbero semplicemente ammirarlo. Proprio pochi giorni fa sono stato a visitare la mostra dei maestri presepisti di Zanica Maurizio e Alessandro Cassarà che da anni coltivano la passione per i presepi. Questa è un’arte vera e propria e come tale va difesa dagli atti di vandalismo di alcuni cretini che evidentemente non sono delle menti eccelse».