In Bergamasca diminuiscono spaccio e omicidi, ma aumentano rapine e violenze sessuali
In calo anche i furti, che però rimangono il reato più frequente nella nostra provincia. Nel resoconto anche minacce, lesioni e reati informatici
In Bergamasca diminuiscono omicidi e spaccio, ma aumentano rapine violenze sessuali. A fornire i numeri sui reati di questo 2023 in fase di chiusura è la Prefettura, che ha riportato sia i dati raccolti dalle forze dell'ordine, rispetto a quest'anno, aggiornati al 26 dicembre, sia al 2022.
Calano furti, aumentano rapine
Le cifre, riportate oggi (sabato 30 dicembre) da L'Eco di Bergamo, innanzitutto restituiscono la situazione per i furti, che si confermano come il reato più frequente nella nostra provincia. I quali, però, rispetto a dodici mesi fa registrano un calo: nel 2022 le denunce erano 14.752, nel 2023 si sono ridotte a 13.974, ovvero il 5,27 per cento in meno. Tuttavia, sono aumentate le rapine: due anni fa erano 369, nel 2023 se ne sono riscontrate invece 421, ovvero il 14 per cento in più. Nel capoluogo, inoltre, ne sono avvenute 129 nel 2022, mentre quest'anno sono 160.
Incremento violenze sessuali, diminuiscono omicidi
Un incremento si è riscontrato anche nelle denunce per violenze sessuali, passate da 112 a 123, con una crescita del 9,8 per cento. Un leggero aumento c'è stato anche per le ricettazioni, da 257 a 261, quindi l'1,5 per cento in più. Rimangono stabili gli omicidi dolosi, con sei casi esattamente come nel 2022, mentre scendono i tentati omicidi, da 21 a 7 (-66,6 per cento), che però calano a Bergamo da 4 a 2, e quelli colposi, da 32 a 25 (-21,8 per cento), con una diminuzione da 8 a 6 in città.
Le percosse passano da 399 episodi a 366 (a Bergamo da 52 a 42), con un decremento dell'8,2 per cento. Le lesioni dolose scendono da 1.082 a 1.031 (in città da 212 a 203), ovvero il -4,7 per cento. A diminuire sono anche le denunce per minacce, da 1.259 a 1.098 (a Bergamo da 178 a 150), con un calo del 12,7 per cento. Scese anche le estorsioni, da 247 a 182 (da 89 a 37 nel capoluogo), ovvero del 26,3 per cento.
I reati informatici
A calare, nel 2023, sono anche le frodi informatiche, da 4.693 a 4.670 (a Bergamo da 813 a 778), con un -0,5 per cento. I delitti informatici, però, sono cresciuti da 554 a 574 (da 121 a 123 in città), con un +3,6 per cento.
Lo sfruttamento della prostituzione e della pornografia minorile online è cresciuto da 20 a 28 casi, con un aumento del 40 per cento dovuto all'intensificarsi del fenomeno del revenge porn, ovvero quando foto e video intimi inviati dalla vittima a un destinatario vengono girati ad altre persone, con ricatti in cambio della loro cancellazione.
Crimini per droga
Arrivati poi ai reati per droga, nel complesso sul nostro territorio sono scesi da 418 a 387 (da 175 a 115 a Bergamo), quindi del 7,4 per cento. Nel dettaglio, si nota come lo spaccio al dettaglio sia calato da 302 denunce a 271, ovvero del 10 per cento, mentre le denunce per produzione e traffico di droga sono rimaste stabili a 27, con un caso registrato quest'anno per associazione a delinquere a questo scopo specifico.