Un ultimo colpo di coda – anzi, di braccia – per una Capitale Italiana della Cultura che nel 2023 ha unito le città di Bergamo e Brescia: ci ha pensato Omar Legrenzi, cinquantenne di Castelcovati (nel Bresciano) che per celebrare quest’ultimo anno ha deciso di percorrere a nuoto il lago d’Iseo, unendo ancor più – bracciata dopo bracciata – le due vicine province.
Questa piccola avventura, come raccontano i colleghi di PrimaBrescia, è avvenuta lo scorso 16 dicembre. Legrenzi, imbianchino di professione, ha attraversato un chilometro e mezzo di lago – da Predore a Clusane – in ventitré minuti.
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Per il cinquantenne bresciano il “cimento invernale” – questo il nome della pratica che prevede tuffi in acqua durante le temperature più rigide dell’anno – è un modo per «rilassarsi, antipanico, antistress e in grado di aiutare nella gestione dell’ansia».
Ma perché proprio una nuotata nel lago e non un’iniziativa culturale? Legrenzi ha risposto così ai colleghi: «Ho sentito che è stata persa un’occasione. È venuto a mancare qualcosa, una connessione vera con il popolo. Allora ho pensato al lago: ero felice mentre nuotavo, mi sentivo pieno di energia. Mi sembrava di volare. È stata una bellissima esperienza»