La provincia di Bergamo ottava in Lombardia per importo medio delle pensioni degli over 65
La Bergamasca è agli ultimi posti anche per assegni sociali agli anziani. Qui, però, il divario di genere è meno marcato rispetto ad altri territori
Ritorna il tema delle pensioni in Bergamasca: a riportarlo all'attenzione è la Spi-Cgil, che fa notare come, analizzando i numeri dell'Inps, la nostra provincia non sia certo ai primi posti in Lombardia.
Assegni sociali e pensioni
Bergamo, infatti, nel panorama delle dodici province lombarde è undicesima (dopo di noi solo Lecco) per numero di assegni sociali ogni mille anziani, mentre è nona per pensioni ogni mille anziani (dopo di noi Lodi, Sondrio e Brescia).
Risulta poi ottava per importo medio delle pensioni degli over 65 (dopo di noi Como, Brescia, Mantova, Sondrio). Per la segretaria provinciale Augusta Passera, restituisce il quadro di anziani che «hanno cominciato a lavorare fin dalla giovane età, hanno avuto carriere lunghe ma non certo molto remunerative, come nel caso del settore tessile manifatturiero».
Accompagnamento e reversibilità
Il nostro territorio, inoltre, è decimo per numero di assegni di accompagnamento ogni mille abitanti (dopo di noi Brescia e Milano) e, per la segretaria, «questo è relativamente un buon segnale, se si pensa al fenomeno della non autosufficienza» ha aggiunto la sindacalista.
La provincia si posiziona poi al settimo posto per numero di reversibilità anziani (dopo di noi Milano, Como, Lecco, Brescia, Monza), e al sesto per importo medio delle reversibilità per gli anziani (dopo di noi Cremona, Pavia, Brescia, Como, Mantova e Sondrio). Come pure è al sesto, a pari merito con Lecco, per la percentuale di pensioni inferiori a mille euro sul totale dei trattamenti (meglio di noi Milano, Monza, Lodi, Varese e Cremona).
Il divario di genere
«Per quanto riguarda il gap di genere - ha continuato Passera -, vale a dire la differenza dell’importo della pensione tra una donna ed un uomo, Bergamo fa registrare un dato molto basso (prima di noi solo Lecco), con un rapporto del 52,9 per cento». La pensione media di una donna ammonta (al netto delle reversibilità) a 991,6 euro, mentre quella di un uomo a 1.873,6 euro. Brescia è al 57 per cento, Milano al 59,8 per cento, Mantova al 60,7 per cento, Pavia al 60,5 per cento.
«Insomma, un quadro non certamente roseo, considerati gli indicatori economici e produttivi della Bergamasca - ha concluso -. Ciò sollecita ancora di più l’attenzione per la salvaguardia delle condizioni economiche, oltre a quelle socio-sanitarie, della popolazione anziana».