«Mi è semblato di vedere un gatto!» che oggi compie addirittura 70 anni
Un micione dal pelo nero e scurissimo, con un grosso naso rosso e il ventre completamente bianco. Cammina su due gambe. Ciò che lo contraddistingue è una perenne e insaziabile fame. Stiamo parlando di lui, il celebre Gatto Silvestro, il povero felino vittima della sua goffaggine (e perché no, anche della sfortuna), che proprio il 24 marzo di quest’anno raggiunge l’importante traguardo dei 70 anni. Davvero una bella età, anche se in tutto questo tempo non è mai riuscito a raggiungere l’unico vero scopo della sua vita: catturare il canarino Titti. Uno scopo che è diventato nel tempo un’ossessione, una sfida con se stesso, con la sua natura di gatto, ma che mai e poi è riuscito a realizzare. Magari ci è sempre andato vicino, ma pochi istanti prima di infilarsi il canarino dritto giù nello stomaco, un ribaltone finale ha sempre impedito che la sua pancia riposi finalmente sazia.
Gatto Silvestro fa il suo esordio il 24 marzo 1945 nel cartone Life with feathers, creato dai disegnatori della Warner Bros, tra i quali Friz Freleng, che per ideare questo personaggio si è ispirato proprio alle movenze del gatto di casa sua. «All’inizio lo disegnai con l’intento di farlo apparire come un clown - raccontava Freleng -. Gli diedi un grosso naso rosso e un cavallo molto basso, per dare l’idea che portasse dei larghi pantaloni. Gradualmente però il suo aspetto cambiò, perché una tipizzazione così forte restringeva il campo delle storie possibili».
https://youtu.be/p3fhpt_SG6Q
Dopo il primo corto, fa la sua seconda apparizione, sempre nel ’45, in un altro cartone animato dal titolo Peck up your troubles, dove le sue avventure si intrecciano con la storia di un picchio dai capelli rossi. Non ha ancora incontrato Titti. Il sodalizio con il piccolo pennuto giallo inizia con Tweetie Pie nel ’47. Le loro vicende furono un vero e proprio trionfo, coronato dal successo del celebre tormentone «Mi è semblato di vedele un gatto» e dall’Oscar come miglior cartoon di quella stagione.
https://youtu.be/pOvQ7RHOuow
Ciò che diverte della storia di Silvestro è proprio il perenne tentativo di catturare il canarino Titti, che di solito è chiuso in una gabbietta oppure svolazza in giro per casa. Ma Titti, dall’azzurro sguardo infantile e innocente, è in realtà molto furbo e ogni volta riesce a scappare dalle grinfie di Silvestro, facendogli fare sempre pessime figure. A voler spezzare una lancia in favore del povero felino, possiamo anche ricordare che il canarino giallo non solo è protetto da una nonnina sempre pronta a menar per l’aria il suo pesante ombrello, ma anche da Ettore, un cane bulldog tarchiato e muscoloso, che sottopone il malcapitato micione a rituali pestaggi.
https://youtu.be/OZrdZaUg-TE
Le vicende di Silvestro non si limitano alla caccia di Titti. È spesso protagonista anche di altri corti insieme ai simpatici personaggi della compagnia dei Looney Tunes. Ma per concludere il suo curriculum da predatore non possiamo dimenticare le storie che l’hanno visto coinvolto con il topo più veloce di tutto il Messico, Speedy Gonzales, che al suon del celebre slogan «Yepa, yepa, arriba, arriba, ándale, ándale!» è sempre riuscito a mettersi in salvo dall’agguerrito predatore. Nel 1950, invece, in Pop’im pop fa il suo debutto sui grandi schermi Silvestrino, il primogenito del famoso gatto.