Interrogazione parlamentare sulle nuove logistiche in arrivo a Calcio e Caravaggio
Sulla questione intervengono il parlamentare Devis Dori, ma anche Alfredo Di Sirio e la consigliera comunale di Bergamo Ruzzini
Nel mentre che sulla proposta del presidente della provincia Pasquale Gandolfi di modificare il Pct per avere maggiore controllo sull'espansione delle logistiche alcuni sindaci nicchiano, il deputato Devis Dori, il segretario di Sinistra Italiana Bergamo Alfredo Di Sirio e la consigliera comunale di Bergamo Oriana Ruzzini hanno deciso di non stare fermi.
L'interrogazione parlamentare di Dori
Devis Dori, ricordando che gli ettari coperti artificialmente in tutta la provincia sono 32 mila, ovvero il dodici per cento del totale del territorio, spiega: «Che la Bergamasca sia terra di conquista da parte del settore della logistica è dimostrato dal fatto che, da quanto apprendiamo, sarebbero attualmente oltre centoventi le richieste di nuovi poli di logistica in provincia di Bergamo».
Riprende poi i due casi recenti di Calcio e Caravaggio: «Quello che sta succedendo a Caravaggio e a Calcio tra l'indifferenza generale è grave. Per questo motivo ho depositato un'interrogazione parlamentare per chiedere in particolare al Ministro dell'ambiente di interloquire con tutti i soggetti ed enti coinvolti, compresa le Regione, al fine di evitare la realizzazione dei nuovi poli logistici di Calcio e Caravaggio».
Di Sirio chiede: «E Regione Lombardia?»
Di Sirio mette a fuoco la questione di Caravaggio, dove «nell'area industriale di via Panizzardo, appare ormai in fase di definizione la realizzazione di un nuovo e imponente polo logistico (di duecentomila metri quadri), da parte di una multinazionale del settore, il Gruppo Grimaldi. E Regione Lombardia, cosa fa? È favorevole al progetto e addirittura lo promuove mettendo in campo un corposo finanziamento di circa due milioni di euro. Invece, occorre governare il fenomeno della logistica con una visione di vasta scala. Per questo, chiediamo che Regione intervenga subito. Non si lasci tutto il carico di responsabilità ai singoli Comuni che, oggi, si trovano a fare i conti da un lato con i propri bilanci e dall'altro con le richieste delle grandi multinazionali».
Struttura gigantesca a ridosso del centro abitato
Sulla logistica di Calcio interviene invece la consigliera Ruzzini: «La logistica di Calcio consiste in un capannone immenso, 46 mila metri quadri, a ridosso di un centro abitato. Ovviamente l'area verde cementificata è ben maggiore, 92 mila metri quadri, quindi non possiamo che schierarci a fianco dei residenti che si sono già costituiti in comitato. Questo intervento rappresenterebbe la terza logistica sul territorio comunale, Calcio è già oggi un paese assediato da cemento e mezzi pesanti. La politica deve salvaguardare la vivibilità del territorio, non sacrificarla di fronte all'offerta del migliore offerente. Occorre anche considerare che si tratta di una logistica che crea lavoro povero: Italtrans si avvale di cooperative che offrono condizioni discutibili ai lavoratori. Ricordiamo perfettamente gli scioperi di meno di un anno fa e la repressione delle forze dell'ordine».