Report Confcommercio

Imprese del terziario in recupero a Bergamo, ma difficoltà per energia e tassi d'interesse

Le 44 mila aziende mostrano un cauto ottimismo per il 2024, che però si annuncia molto complicato per gli affari

Imprese del terziario in recupero a Bergamo, ma difficoltà per energia e tassi d'interesse
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Quest’anno si prevede un rallentamento dell’economia del terziario a Bergamo, sebbene con un andamento superiore alla media nazionale: le stime arrivano da Confcommercio, che ha fatto un ritratto di ciò che aspetta le imprese nei prossimi mesi.

Un anno difficile, ma le imprese resistono

Il 2024 si annuncia quindi ancora difficile, a causa del contesto macro economico e dei rischi geopolitici: queste alcune delle evidenze rilevate dal Rapporto di ricerca Ascom Confcommercio Bergamo- Format Research “Economia del terziario a Bergamo. Consuntivo 2023 e prospettive per il 2024”. L'anno scorso si è assistito ad un recupero del tessuto imprenditoriale bergamasco, formato da 44mila imprese del terziario.

Sono infatti nate più imprese rispetto al 2022, ne sono cessate meno. Il saldo, ancora negativo, evidenzia tuttavia un recupero rispetto al 2022: 655 in meno (813 nuove imprese e 1.468 cessate) contro le 1.064 in meno del 2022 (783 nuove nate e 1847 cessate). Nel complesso, nel 2023 le imprese del terziario di Bergamo hanno mostrato un livello di resilienza superiore rispetto alle imprese italiane.

Ricavi in aumento, riprendono assunzioni

Negli ultimi dodici mesi, si è assistito anche a un consolidamento della fiducia delle imprese del terziario di Bergamo circa l’andamento dell’economia italiana e della propria attività, più ottimiste rispetto alla media nazionale. Il livello dei ricavi è risultato in aumento, con una crescita costante negli ultimi diciotto mesi.

Migliora poi nettamente la situazione occupazionale: le imprese del terziario hanno ripreso ad assumere, pur permanendo le difficoltà di reclutamento di personale qualificato. Il 58,2 per cento degli imprenditori segnalano difficoltà di reclutamento e solo per quattro imprese su dieci il reclutamento di nuove leve non è un problema.

Crisi energetica, rialzo tassi interesse

La crisi dei prezzi dell’energia, tuttavia, ha impattato notevolmente anche sulle imprese del terziario di Bergamo: il sessanta per cento di queste ha ravvisato un incremento di quelli praticati dai fornitori. Si è inoltre registrato un calo di quelle che hanno chiesto credito (il 26 per cento contro il 30 per cento a marzo 2023).

Tra quelle che hanno inoltrato la richiesta, tre su quattro hanno visto accolta la domanda (76,7 per cento), facendo comunque rilevare un calo dell’importo garantito (il 25,4 per cento ha ottenuto un prestito minore di quello richiesto). Il 14,3 per cento è in attesa di una risposta, mentre il 9 per cento non ha visto accogliere la propria richiesta.

In un contesto generalizzato di difficoltà, nel 2023 si è assistito ad un innalzamento dei tassi di interesse e delle condizioni generali del credito. Si rilevano in aggiunta un incremento dei tassi, seppur con un indice migliore rispetto al resto d’Italia, oltre che dei costi complessivi dei servizi bancari. A sorpresa, però, emerge un leggero miglioramento della fiducia nell’economia italiana.

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