Parola del mister

Scamacca, Touré, Carnesecchi e molto altro: cosa ha detto Gasperini a L'Eco di Bergamo

Il tecnico ha parlato al quotidiano cittadino e ha fatto il punto su tanti argomenti. Interessante quanto espresso su alcuni elementi della rosa

Scamacca, Touré, Carnesecchi e molto altro: cosa ha detto Gasperini a L'Eco di Bergamo
Pubblicato:
Aggiornato:

di Fabio Gennari

Scamacca deve correre, Touré è guarito ma sarà proposto in campo solo quando verrà considerato competitivo e Carnesecchi è la scelta del tecnico, anche nell'ottica dell'interesse della società. Gian Piero Gasperini, tecnico dell'Atalanta dal 2016, ha concesso una lunga e interessante intervista a L'Eco di Bergamo in cui ha toccato diversi temi.

Le considerazioni sul gioco, su quello che viene definito il suo «terzo ciclo» a Bergamo e sulle caratteristiche della squadra, che devono sempre essere nuove e uniche senza cercare paragoni con il passato, sono un approfondimento che permette di capire a 360 gradi il "Gasp-pensiero". Ma è sull'attualità e gli uomini in rosa che le dichiarazioni del mister sono state importanti.

Scamacca deve crescere

Da quanto si legge, Gasperini crede ad esempio molto nelle doti di Scamacca ma il centravanti ha bisogno di più corsa e quindi più "volume" sul piano della prestazione atletica per rendere al meglio. Nella considerazione di Gasperini, gli acciacchi che hanno un po' limitato il percorso di crescita del numero 90 non sono cose poi tanto gravi, dinamismo e capacità di sfruttare al meglio le doti fisiche, che sono evidenti, rappresentano invece il passaggio chiave per «diventare grandi».

El Bilal? Un Muriel che deve crescere

A proposito di condizione fisica, importante la sottolineatura fatta parlando di El Bilal Touré. Il maliano lavora in gruppo da un paio di settimane, a oggi va considerato guarito ma non ancora competitivo. O meglio, Gasperini ha dichiarato che lo proporrà in campo quando lo riterrà competitivo. E questa fase di lavoro al Centro Bortolotti è importante anche per studiare le sue caratteristiche, che sembrano quelle di un attaccante che ha colpi interessanti ma ancora da "incastonare" nell'attacco della Dea. Un paragone? Per il tecnico siamo di fronte a un Muriel con meno tiro ma più spunto.

In porta nessuno resta controvoglia

Un altro tema molto caldo di questi mesi riguarda la scelta del portiere, con Carnesecchi che oggi è il titolare e Musso che sembra superato nelle gerarchie. Il concetto espresso dal condottiero della Dea è molto simile a quello che già si conosceva, ovvero nessun blocco a priori nell'idea di avere due elementi di livello (con Musso che in questa prima parte di stagione ha fatto anche meglio del passato), ma la convinzione, sempre più forte, che non ci sono vie di mezzo: uno gioca e l'altro no. Quindi se la situazione viene accettata va bene, diversamente Gasperini non spinge per tenere nessuno controvoglia. E Carnesecchi rientra nel modello che ha in mente il tecnico, ovvero con il bene della società che viene prima di tutto.

Commenti
Vincenzo

Perché questa considerazione?

Molamia

I pali non corrono. Toure se calcia forte torna dal chirurgo

Seguici sui nostri canali