Venticinque donne in nero contro le guerre in piazza Libertà a Stezzano: «Cessate il fuoco»
Davanti alla villa comunale, vestite a lutto con uno straccio bianco al braccio. Su ogni cartello una lettera per formare la frase
di Laura Ceresoli
È sabato 27 gennaio, giornata della memoria. Verso le 10.30, a pochi passi dalla villa comunale di Stezzano, cala un improvviso silenzio. In piazza della Libertà fanno il loro ingresso 25 donne.
Sono vestite di nero, simbolo del lutto, e hanno uno straccio bianco al braccio, simbolo di pace. Il loro impegno nel potente rifiuto delle logiche di morte viene manifestato attraverso i cartelli che tengono tra le mani. Su ognuno di essi sono apposte delle lettere che, messe insieme, formano la frase: «Cessate il fuoco».
L’evento, al quale hanno aderito una cinquantina di città italiane, è nato dall’iniziativa di “Donne in cammino per la pace” con l’obiettivo di chiedere l'immediata sospensione delle operazioni militari israeliane nella Striscia di Gaza, che hanno già provocato 26 mila morti, 10 mila dei quali bambini innocenti. Ma non solo.
«Questo silenzio ci interroga e mette in pausa il frastuono delle guerre, ci chiede di ascoltare le urla di dolore delle vittime - spiegano le partecipanti -. I nostri corpi, presenti nei principali luoghi pubblici e in diverse località, sono segno concreto di umanità e comunanza. Non utilizziamo loghi identitari, simboli e bandiere che rappresentino appartenenze politiche, religiose, sindacali o associative perché ciascuna di noi si esprime singolarmente in comunanza con tutte».
Presenti alla manifestazione anche il sindaco Simone Tangorra e il suo vice Luigi Bresciani. La consigliera di maggioranza Elisabetta Sangaletti, che ha organizzato l’evento coinvolgendo donne di gruppi e associazioni del territorio, ha letto il seguente messaggio in rappresentanza dell'assessora Paola Tondolo, assente per impegni personali: «Dobbiamo imparare dagli orrori della storia e ricordare, perché non si ripetano più, mai più (...)