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La Gamec di Bergamo come non l'avete mai vista: dal 10 febbraio "Una galleria, tante collezioni"

L'esposizione è stata concepita accompagnare il pubblico verso l'apertura della futura sede della Galleria e presentare le raccolte museali

La Gamec di Bergamo come non l'avete mai vista: dal 10 febbraio "Una galleria, tante collezioni"
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La ricchezza e l'eclettismo del patrimonio d'arte moderna e contemporanea della città di Bergamo tutte in una sola mostra: Una galleria, tante collezioni, un inedito allestimento che aprirà alla Gamec da domani, sabato 10 febbraio.

L'esposizione è stata concepita per restare in visione nelle sale della sede di Via San Tomaso per un tempo dilatato, in parallelo con il programma Pensare come una montagna che nei prossimi due anni coinvolgerà Bergamo e il suo territorio con progetti diffusi realizzati in collaborazione con artisti e comunità locali.

Un programma speciale per i primi giorni

In occasione di questa nuova apertura, dal 10 al 13 febbraio 2024, la Gamec propone un programma speciale dedicato a tutti i pubblici, con attività gratuite: quattro giornate all'insegna della creatività e della partecipazione tra visite, laboratori e percorsi accessibili, con apertura straordinaria dalle 10 alle 19. Sabato 10 e domenica 11 febbraio nostri mediatori museali saranno a disposizione per offrire opportunità di approfondimento di opere e artisti in mostra, e favorire la riflessione e il confronto sui linguaggi del contemporaneo attraverso il dialogo.

Verso la nuova apertura

Il concetto alla base dell'allestimento è quello di accompagnare il pubblico verso l'apertura della futura sede della Galleria (all'ex Palaintred), e presentare le raccolte museali da una prospettiva differente rispetto a quanto indagato dal ciclo La Collezione Impermanente, la piattaforma di ricerca, espositiva e laboratoriale nell'ambito della quale dal 2018 al 2023 la Gamec ha presentato una serie di mostre temporanee con l'obiettivo di sollecitare una riflessione sul carattere dinamico delle proprie Collezioni.

No all'ordine cronologico

Il progetto di allestimento, a cura di Maurizio Bosa, cerca di far emergere le differenze tra i molteplici nuclei che compongono le raccolte museali, ponendo in dialogo, senza seguire una successione cronologica, oltre 150 opere di maestri del Novecento italiano e internazionale con lavori di artisti contemporanei, in un percorso che si snoda nelle nove sale espositive.

Ecco cosa si potrà vedere

Echakhch_Frame, 2010_Ph. J. Menzani
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Echakhch Frame, 2010, foto di J. Menzani

Kandinskij_Spitz-Rund, 1925
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Kandinskij, Spitz-Rund, 1925

Tancredi Parmeggiani_Senza titolo, 1952
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Tancredi Parmeggiani, Senza titolo, 1952

Vedova_Ciclo 61-62 n. 4_Ph. R. Marossi
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Emilio Vedova, Ciclo 61-62 n. 4, Ph. R. Marossi

De Bruyckere_Slaapzaal IV_Ph. A. Maniscalco, 2000
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De Bruyckere, Slaapzaal IV, foto di A. Maniscalco, 2000

Le sale accolgono dipinti di autori del Novecento:

  • parte della Raccolta Gianfranco e Luigia Spajani;
  • una selezione di opere di Giacomo Manzù;
  • una selezione della Raccolta Stucchi, centrata sugli anni Cinquanta e Sessanta;
  • un significativo nucleo di lavori risalenti alla seconda metà del Novecento, confiscati in Lombardia e gestiti dall'Agenzia Nazionale per l'amministrazione dei beni sequestrati.

Sarà poi proposta una selezione delle donazioni di artisti e collezionisti del nuovo millennio, comprensiva anche delle opere entrate a far parte del patrimonio del museo grazie a importanti fondi e premi:

  • il Premio Lorenzo Bonaldi per l'Arte – EnterPrize, riconoscimento internazionale che dal 2003 la Gamec dedica ai curatori under 30;
  • il Meru Art*Science Award, che da oltre dieci anni sostiene le ricerche di artisti che indagano il legame tra arte e scienza;
  • il Club Gamec Prize, ideato nel 2016 dall'associazione degli amici della Galleria, che premia l'opera di giovani artisti italiani;
  • il Fondo intitolato al collezionista Arturo Toffetti, che ha reso possibile la realizzazione di importanti personali dedicate ad artisti contemporanei.

Infine, saranno in mostra i lavori entrati nelle Collezioni nell'ambito dei progetti che negli ultimi anni la Gamec ha sviluppato grazie al supporto della Direzione generale creatività contemporanea del Ministero della Cultura quali Italian council, il programma di promozione internazionale dell'arte italiana, e Pac-Piano per l'Arte Contemporanea, che destinano finanziamenti finalizzati all'incremento delle collezioni pubbliche italiane.

Completano l'esposizione una serie di fotografie della Raccolta Lanfranco Colombo, alcuni esemplari di medaglie e relativi modelli donati da Vittorio Lorioli, e una selezione di film dell'archivio Nino Zucchelli.

Commenti
Manuela Bravi

Buongiorno,spesso vengo in visita alla Gamec,ci sono stata questa mattina e vorrei esporre la mia opinione, in merito,senza polemica,la mia vuole essere critica costruttiva. Le luci direzionate non danno la giusta visibilità alla bellezza del quadro..e nella sala 6 i quadri sono troppo in alto per poterli ammirare...sono uscita un po' delusa. Non ci sono ancora i nomi degli autori dei quadri e delle installazioni, né i titoli di essi o l'anno.. è vero, c'è il quarcode,ma non è la stessa cosa.. è questione di attenzione.. Chiedo scusa se mi sono dilungata, naturalmente è il mio parere personale,amo l' arte,amo Bergamo e vorrei che le cose belle che abbiamo abbiano il giusto valore. Bravi Manuela

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