Restano a disposizione

Niente restituzione: 3 milioni del fondo Covid restano al Comune di Bergamo

Recuperata una quota avanzata e una accantonata prudenzialmente. Verranno spesi, fa sapere Gandi, per finanziare servizi o investimenti

Niente restituzione: 3 milioni del fondo Covid restano al Comune di Bergamo
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Buone notizie per le casse del Comune di Bergamo: gli oltre due milioni del finanziamento statale Covid, riconosciuti dallo Stato negli anni scorsi e non spesi, resteranno a disposizione del Comune e non dovranno essere restituiti.

Durante la discussione sul bilancio, era emerso che il Comune aveva utilizzato solo in parte quei fondi, affidandosi invece a finanziamenti raccolti da fondazioni, privati e progetti come il Piano Rinascimento.

Dei soldi arrivati dallo Stato, alcuni erano stati accantonati. Essendo fondi con paletti molto specifici e riconosciuti alle città colpite della pandemia, non potevano essere dirottati su altre iniziative.

Messi a disposizione per servizi o investimenti

«I fondi Covid che abbiamo ricevuto - ha spiegato il vicesindaco Sergio Gandi - sono stati pressoché integralmente spesi tranne una quota, in parte del Fondo funzioni fondamentali e in parte del Fondo Zone Rosse. La parte residua di quest'ultimo, circa due milioni e settecentomila euro, dovrà essere restituita. Il Comune potrà invece mantenere, grazie a un intervento successivo del ministero delle Finanze, la parte del Fondo funzioni fondamentali che ancora non abbiamo speso. Sono due milioni guadagnati rispetto alle previsioni che avevamo formulato».

A questi due milioni se ne aggiunge un terzo, che era stato accantonato prudenzialmente proprio in previsione della restituzione del fondo residuo.

Il Comune quindi recupera tre milioni di euro che verranno messi a disposizione per finanziare servizi o investimenti a beneficio della città di Bergamo.

«Sul tema contrasto all'evasione - ha poi aggiunto Gandi - Bergamo vanta il primato nazionale. Tutto quello che segnaliamo e che l'Agenzia delle Entrate recupera (c'è una norma di legge che lo prevede) viene girato al cento per cento integralmente al nostro Comune. Bergamo figura tra i quattro Comuni d'Italia capoluogo più virtuosi per quanto raccolto in questi quindici anni, primo per l'ammontare recuperato pro-capite, insieme a tre città metropolitane come Milano, Torino e Genova».

Commenti
Matteo

Vorrei che la guardia di finanza vigilasse affinché vengano spesi in favore dei cittadini anziché aumentare gli stipendi e buoni uscita di pochi...

Mario

Quindi sostanzialmente si recuperano i famosi soldi "sprecati" a Pontesecco e le relative polemiche sono da considerarsi invalidate.

Mariano Giusti

Meno male che ci sono sempre i paladini dei commenti che sanno come si possono spendere i fondi pubblici, in ogni caso. Forse li vorrebbero nelle loro tasche

ROMEO

Amministrazione incompetente, con tutti i problemi che ci sono stati non sono riusciti a investire soldi pubblici. VERGOGNATEVI, VERGOGNATEVI se fossi un maestro farei scrivere a questi incompetenti mille volte sulla lavagna, sono un imbecille perchè non sono riuscito a investire in servizi al cittadino i soldi che ho ricevuto. ADESSO SI FANNO I BULLETTI E DICONO CHE BERGAMO è UNA CITTA VIRTUOSA, CERTO ALLA FACCIA DEI CITTADINI CHE AVEVANO BISOGNO DI AIUTI. MI FANNO RIBREZZO.

Francesco Giuseppe

La domanda è:"Perchè sono avanzati e non utilizzati per i Bergamaschi, i più colpiti dal Covid? Gori e C. pensavano che, tanto i Bergamaschi, volontari in tutto, mai piagnoni come in altre parti, si sarebbero arrangiati anche questa volta? O non li hanno dati ai cittadini per utilizzarli in altre opere dannose per i Bergamaschi che lavorano (piste ciclabili, rondò, dossi, autovelox, monopattini, ecc.)? Gori e Gandolfi anzichè lottare per i Bergamaschi, non distribuiscono neppure le briciole che arrivano da Roma, che già si trattiene ogni anno dai Lombardi 50 mld di € in più di quanto ci dà? Speriamo in bene alle prossima elezioni.

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