Investì e uccise un 85enne a Treviglio: condannato a 6 anni, ma è latitante

Nella foto: l'incrocio dove fu investito Zibetti, il giorno dopo l'incidente. Spuntò anche un cartello per il pirata della strada

Condannato a sei anni di carcere M.R., 42enne marocchino che a Treviglio, il 15 settembre 2018, investì in via Buonarroti l'85enne Francesco Zibetti, che morì il giorno dopo ricoverato alla clinica Gavazzeni.

L'imputato, però, almeno per il momento non sconterà la sua pena, perché è latitante da cinque anni e probabilmente adesso si trova nel Paese d'origine.

I testimoni e le minacce

Due testimoni, marito e moglie vicini di casa della vittima, come riportato oggi (mercoledì 14 febbraio) dal Corriere Bergamo, avevano visto un'auto simile alla sua allontanarsi dopo l'accaduto. Il veicolo del maghrebino era stato ritrovato il successivo 27 settembre bruciato in un campo a Mozzanica, mentre un suo connazionale, senza fissa dimora, si era rivolto al Commissariato di Treviglio, raccontando di aver assistito alla scena e di averlo riconosciuto al volante.

Il fratello dell'accusato lo aveva poi minacciato, così come aveva fatto lo stesso M. R., che gli aveva detto che se avesse parlato avrebbe fatto uccidere la madre in Marocco. L'uomo non si era presentato in Aula per testimoniare, ma ciò che era stato messo a verbale dagli agenti è stato accettato al processo.

L'avvocato del 42enne, assegnato d'ufficio, ha avanzato il dubbio che il suo assistito non fosse alla guida (a bordo c'erano anche i due fratelli) e ne aveva chiesto l'assoluzione, ma alla fine il giudice ha deciso diversamente.