Atalanta U23, mister Modesto si coccola i suoi: «Sono giovani, ma se giocano come sanno...»
Dopo il successo sull'Albinoleffe, il tecnico nerazzurro ha parlato della partita e della crescita di molti elementi della rosa, da Mendicino a Diao
di Alessandro Giovanni Pagliarini
Al termine del derby di Serie C vinto dall’Atalanta U23 per 1-0 sull’AlbinoLeffe, Francesco Modesto si è presentato in conferenza stampa visibilmente soddisfatto e sorridente. «È una vittoria che fa bene al morale. Oggi i ragazzi hanno fatto bene - ha esordito il tecnico della Dea -. Non mi aspettavo che Panada potesse reggere così tanto, invece anche lui ha fatto bene. A livello tecnico abbiamo fatto una grande partita, abbiamo creato tanto e secondo me avremmo meritato qualcosa in più nei gol».
A una domanda su Mendicino, l’allenatore dell’U23 ha speso parole di miele per il suo talentino: «Il nostro lavoro è proprio quello di far crescere il più possibile i giocatori, poi Bonfanti e Mendicino sono spesso in prima squadra, li ha sottomano il mister (Gasperini, ndr) che può migliorarli sicuramente più di me. Inoltre, possono allenarsi con dei giocatori di livello altissimo. Mendicino è un 2006, non dimentichiamocelo. Ha personalità, ha struttura, è cresciuto tantissimo dall’inizio dell’anno a oggi. Ha avuto una crescita molto importante. Poi è un ragazzo serio, forse anche troppo per l’età che ha, quindi ogni tanto essere un po’ più spensierato può portargli dei vantaggi. Fatto sta che sta facendo tanto, come tutti gli altri. A qualcuno mancano malizia e furbizia, perché a quest’età nelle partite in Serie C ti vai a confrontare contro giocatori che hanno molta esperienza in questo campionato e quindi sono bravi. A livello tecnico non posso dire nulla, perché se devo mettere a confronto la tecnica che hanno i miei con quella degli altri, se si mettono a giocare e vanno più forte degli altri, danno fastidio a tante squadre».
Nella sfida contro il blucelesti si è finalmente sentito il tifo nerazzurro, presente nel settore ospiti con tanto di sciarpe, bandiere e striscioni. «Speriamo che piano piano ci siano sempre più tifosi a sostenere la squadra - ha detto Modesto -. Magari Caravaggio è un po’ più distante rispetto a una struttura come questa (l’AlbinoLeffe Stadium di Zanica, ndr), ma mi auguro che la gente venga anche a Caravaggio. Questa squadra ha bisogno di essere supportata, tanti ragazzi vengono da Bergamo ed è bellissimo vedere i propri ragazzi crescere. So che comunque gli vogliono bene, però un po’ di sostegno ci farebbe molto piacere».
La difesa si è confermata nuovamente il punto di forza di questa squadra: ora la Dea è a quota 11 partite senza subire gol. «I primi ad arrabbiarsi quando prendi gol sono sempre il portiere e la difesa, poi dipende come prendi gol. Dietro abbiamo girato tantissimo, però ognuno ha dato un contributo importante. Siamo partiti con un tipo di difesa all’inizio, poi dopo gli infortuni di alcuni giocatori ne sono passati altri, come Del Lungo e Berto. Varnier è arrivato un po’ più avanti, a un certo punto Ceresoli ha fatto anche il terzo di sinistra, abbiamo anche Bonfanti. È una grande difesa che anche quando cambio mi da super affidabilità. Sono ragazzi che crescono perché sono molto giovani, e poi c’è Marco Varnier. Secondo me abbiamo trovato la continuità di lavoro in allenamento, visto che ha avuto sempre molti problemi negli anni precedenti. Con noi è riuscito ad avere un buon rendimento anche in allenamento».
Il tecnico ha concluso con un commento sul match winner di giornata, Siren Diao: «Poco prima del gol stavo per mettere Vlahovic al suo posto. Vlahovic è un giocatore che sta facendo benissimo con la Primavera e noi ci puntiamo fortemente, come su Diao. Però Diao è come un cobra: al minimo errore degli altri, colpisce. A volte sembra sia quasi mezzo addormentato, poi si sveglia e trova questo tipo di giocate. Devo essere bravo anche io a leggerlo in determinati momenti».