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Il Bologna vince il recupero e affianca l'Atalanta: la provincia di qualità se la gioca in vetta

La squadra di Thiago Motta ha vinto con pieno merito la gara contro la Fiorentina e ha appaiato momentaneamente i nerazzurri al quarto posto

Il Bologna vince il recupero e affianca l'Atalanta: la provincia di qualità se la gioca in vetta
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di Fabio Gennari

Due gol segnati, un rigore (abbastanza netto) non dato alla Fiorentina e una città intera che culla sogni di gloria. Il Bologna di Thiago Motta ha vinto con pieno merito la sfida di recupero giocato ieri sera (14 febbraio) al Dall'Ara e grazie al 2-0 rifilato ai gigliati è salito al quarto posto in classifica con 42 punti, gli stessi dell'Atalanta.

Formalmente, fino al 3 marzo, ovvero il giorno in cui si giocherà Atalanta-Bologna a Bergamo, si guarda alla differenza reti per stabilire chi è davanti (quindi la Dea), ma è evidente che questo risultato aumenta il peso specifico della gara che i giocatori di Gasperini dovranno vincere per almeno pareggiare l'1-0 subito all'andata a Bologna.

Il successo del Bologna, guidato da un tecnico di altissimo livello come Thiago Motta, mette in evidenza un altro aspetto molto importante che caratterizza la Serie A in questa fase della stagione. Dietro a Inter, Juventus e Milan, c'è la provincia di qualità del calcio italiano: Bergamo e Bologna vivono grandi emozioni grazie a sodalizi che sono stati costruiti con capacità, attenzione e grande competenza calcistica. L'Atalanta è protagonista da più tempo, il Bologna ha svoltato anche grazie al lavoro di Sartori (che qui conosciamo bene) e ad alcune scelte azzeccate. Le altre stanno a guardare: oggi la Roma è a -4, Fiorentina e Lazio a -5 e il Napoli a -7.

Ogni settimana, dopo ogni partita, ragionamenti e distanze vanno riverificati, ma è già evidente come la scelta di fare calcio in modo sostenibile e cercando caratteristiche prima ancora dei nomi paghi. Giusto dunque che Atalanta e Bologna vengano prese ad esempio da chi vuol competere davvero e non solo perché nome, bacino d'utenza e spese pazze lo impongono. Evviva Atalanta e Bologna, evviva la provincia di qualità.

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