60 anni

Tanti auguri alla sottosezione del Cai più grande d'Italia, che è quella di Nembro

Per la ricorrenza, calendario fitto di eventi: il 5 aprile al Modernissimo con l’Eagle Team che il prossimo anno andrà in Patagonia

Tanti auguri alla sottosezione del Cai più grande d'Italia, che è quella di Nembro
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di Elena Conti

Sessant’anni non si compiono tutti i giorni e il Cai di Nembro è pronto a festeggiarli. Per il 2024 si prevede un calendario fitto di eventi in occasione di questo importante traguardo, raggiunto dalla sottosezione più numerosa d’Italia. Ospiti prestigiosi, giovani rampanti, amici di lunga data e, soprattutto, l’affetto dei nembresi che non manca mai.

«Cominceremo con il ripercorrere sessant’anni di storia durante l’assemblea dei soci del 1° marzo - dichiara il presidente Pietro Gavazzi -, mentre il 5 aprile avremo una manifestazione al Modernissimo con la presenza di Matteo Della Bordella, alpinista e coordinatore del gruppo Eagle Team, quindici ragazzi selezionati per la spedizione nazionale in Patagonia del 2025. Uno dei giovani, tra l’altro, è il nostro associato Dario Eynard. Per l’occasione abbiamo invitato anche il presidente generale Cai, Antonio Montani, alcuni nostri soci storici e il primo presidente del Cai di Nembro, Mario Curnis».

L’appuntamento successivo sarà un revival della spedizione organizzata dai fondatori nel primo anno di attività, ovvero il 1965: la destinazione sarà il rifugio Tschierva.

«Gli escursionisti erano sessantotto, ma soltanto in quell’anno si sono registrati ben 766 partecipanti alle gite e alle attività della sottosezione. Fin dall’inizio l’adesione del territorio è sempre stata grandissima perché il terreno era già fertile, grazie a personaggi trainanti e di grande spessore come (...)

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