Da marzo

Ad Astino stanno per fiorire 50 mila tulipani, che potranno poi essere raccolti da tutti

L'azienda agricola Santa Laura ha messo a dimora i bulbi a novembre, ora i germogli. In primavera anche degustazioni ed aperitivi

Ad Astino stanno per fiorire 50 mila tulipani, che potranno poi essere raccolti da tutti
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Ad Astino, in uno dei campi coltivati davanti all'ex monastero, c'è grande attesa per la fioritura di cinquantamila tulipani, i cui bulbi biologici sono stati messi a dimora durante l'inverno e che si potranno portare a casa a breve con la formula "raccoglilo tu".

La raccolta dei tulipani

Chi vorrà avrà quindi, come riportato oggi (sabato 17 febbraio) da L'Eco di Bergamo, la possibilità di entrare nel terreno, collezionare gli esemplari che più gli piacciono e realizzare il proprio mazzo personalizzato. Secondo le stime di Enrico Antignati, titolare dell'azienda agricola Santa Laura, responsabile del progetto oltre a coltivare varie erbe aromatiche in zona, dato che i primi germogli si cominciano a vedere adesso, sarà possibile raccogliere i fiori intorno a metà marzo. I tempi ed i costi della raccolta verranno presto resi noti sui canali social dell'impresa.

Come spiegato da Antignati, siccome la destinazione di quel terreno era per la coltivazione di fiori recisi, si è pensato di portare avanti questo tipo di proposta. Un modello che ricorda, tra l'altro, quello dei campi di Tulipania a Terno d'Isola. L'azienda di Astino, che produce anche olio in Basilicata, sui colli bergamaschi sta anche realizzando un luppoleto, previsto nel piano agricolo.

In programma eventi

Per quanto riguarda i tulipani, si tratta appunto di cinquantamila bulbi di venticinque varietà diverse, provenienti dall'Olanda e piantati a novembre scorso. Una volta pronti, si potranno raccogliere nei fine settimana, il venerdì solo di pomeriggio.

In occasione della fioritura, ci saranno anche degli eventi collaterali, come degustazioni enogastronomiche ed aperitivi, in collaborazione con la cooperativa Oikos e l’azienda agricola di Beatrice Arrigoni.

Commenti
Olivia

Astino doveva essere un centro studi con biblioteca, sala concerti ed eventi culturali non quella fiera di cibo e caos che è oggi

Claudio

Purtroppo con il restauro del monastero sapevo che questa stupenda valle non sarebbe più stata quello che era, il luogo del silenzio e della "solituydine" come i vecchi monaci l'avrebbero voluta!!

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