di Fabio Gennari
Prima i numeri, impietosi: l’ultima volta che Bakker aveva visto il campo era stato a Torino, il 4 dicembre 2023. Sono passati ben 75 giorni da quella sfida a quella col Sassuolo di sabato (17 febbraio). Di mezzo, due partite in cui il ragazzo non è stato convocato e altre dieci che ha osservato dalla panchina mentre Ruggeri, Holm, Hateboer, Zappacosta e pure Zortea si dividevano i minuti a disposizione. Eppure a gennaio, quando tutti pensavano a una sua partenza, l’ex Bayer Leverkusen è rimasto a Bergamo e sabato sera potrebbe essere iniziata la sua nuova vita a Bergamo.
Nel finale di Atalanta-Sassuolo, con Heteboer e Ruggeri a disposizione, il cambio per Holm è stato Bakker. Zappacosta è passato a destra e pochi istanti dopo il suo ingresso in campo (grazie a una deviazione), la palla scagliata dal mancino arrivato in estate da Leverkusen si è insaccata all’incrocio dei pali e ha chiuso il match.

Più del gesto tecnico e pure della doppietta sfiorata di testa pochi minuti più tardi (cross di Zappacosta), quello che ha colpito molto è stata l’esultanza di tutti i compagni nei confronti di Bakker.
Per il gruppo, evidentemente, la voglia di rimanere a Bergamo e far vedere a tutti di poter essere protagonista vale molto e i compagni lo hanno mostrato a tutti con quelle grandi manifestazioni di gioia. Certo, nelle gerarchie non è pensabile che un gol solo sposti tutte le valutazioni, ma Gasperini ha già dimostrato in passato che è il campo a guidare ogni scelta. E se Bakker dimostrerà di valere più dei compagni in allenamento, allora il tecnico gli darà spazio. Per l’ennesima scommessa che, alla fine, viene vinta.