"Fuoristrada Selvino", nato dalla passione dei papà e cresciuto grazie ai loro figli

di Martina Scidà

I bambini sono la cosa più preziosa che ci sia e per un genitore la cosa più bella è vedere i propri figli felici, anche a costo di sacrificare un po’ del proprio tempo personale. I protagonisti di questa storia sono cinque padri selvinesi - Umberto Grigis, Cristian Cacioli, Mauro Dentella, Roberto Tiraboschi e Mauro Grigis -, accomunati dalla stessa passione trasmessa poi ai figli: la motocross.

Essendo uno sport pericoloso se praticato in maniera non sicura e che necessita di licenza, i genitori hanno pensato una cosa: perché non aprire un’associazione che permettesse ai loro otto giovanissimi ragazzi di divertirsi in sicurezza? L’idea, che inizialmente sembrava un sogno, è diventata realtà il 24 marzo 2017 e ha preso il nome di “Fuoristrada Selvino”.

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Inizialmente, il gruppo era composto soltanto dai loro figli, ma con il passare del tempo la voce si è sparsa e sempre più appassionati hanno deciso di affidarsi a Umberto e agli altri papà. L’impegno è tanto, ma la gratificazione è ancora più grande per loro, che osservano questi giovanissimi allenarsi con determinazione, senza dimenticarsi dell’importanza di divertirsi. In quasi sette anni sono così passati da otto a ben cinquantotto tesserati con licenza, di cui molti partecipano anche a delle gare. Tra quelle vinte, Umberto Grigis ricorda il Trofeo delle Regioni del 2023, alla quale hanno partecipato due rappresentanti per ciascuna categoria che hanno permesso al gruppo di posizionarsi complessivamente sul quinto gradino del podio contro le altre quarantotto squadre.

Come in tutti gli sport, può capitare che qualcuno si faccia male, spinto dall’adrenalina e dalla determinazione di battere gli avversari. Con l’avanzare dell’età aumenta la cilindrata e la velocità delle moto, con la probabilità di farsi male che è più alta. Infortuni che fanno però parte del "mestiere" e tutti ne sono perfettamente consapevoli.

All’interno del team “Fuoristrada Selvino” non ci sono soltanto ragazzi, bensì anche gli stessi padri, il cui obiettivo non è vincere un trofeo ma svagarsi e divertirsi provando il brivido di montare su una moto e guidare in pista. Infatti, la fascia d’età dei componenti dell’associazione sportiva va dai 10 fino ai 67 anni. E chi l’ha detto che la motocross sia uno sport maschile? Circondata da uomini, la piccola Ginevra Tiraboschi, classe 2007, si fa valere nel team quasi interamente "azzurro".