S'è inceppato l'attacco: tra Milan e Inter solo quattro tiri in porta in 180 minuti

di Fabio Gennari

Dopo un filotto di inizio anno con tanti gol, risultati importanti e una serie di gare davvero divertenti e confortanti per quanto è stato fatto in zona offensiva, l'Atalanta in versione "meneghina" si è un po' inceppata.

Certo, la forza dell'avversario pesa sempre nei giudizi, ma è fattuale che, sia con il Milan che contro l'Inter, i nerazzurri in avanti hanno costruito proprio pochino. Domenica scorsa il totale dei tiri in porta si è fermato a 3 (compreso il rigore di Koopmeiners), al cospetto dell'Inter solo Pasalic ha centrato lo specchio costringendo Sommer alla respinta.

Lo abbiamo detto più volte e lo ribadiamo: le possibilità dell'Atalanta di concludere la stagione con un'ultima parte di campionato e coppe in cui cercare di fare ancora qualcosa di grande passa principalmente dal numero dei gol segnati. Quindi bisogna costruire ed essere pericolosi, cosa che non è successa nella doppia sfida di Milano, ma che tutti ci auguriamo possa tornare ad accadere (con grandi risultati) domenica - 3 marzo - alle 18 contro il Bologna. Non sarà semplice, certo, ma è tremendamente importante.

In una stagione che finora ha visto la Dea disputare 26 partite di campionato, 6 di Europa League e 2 di Coppa Italia e in cui è successo appena quattro volte (contro Juventus, Torino, Bologna e Inter) di non trovare la via della rete, è evidente che non c'è nulla di cui preoccuparsi. Ora la testa va portata subito alla gara col Bologna, per concentrarsi tutti su una sfida che è un vero e proprio scontro diretto per la Champions. E Bergamo, sotto questo aspetto, può essere decisiva.