Aumentano anziani con disabilità e persone indigenti: la Bergamasca una provincia «povera e sola» per la Cisl
Sulla base dei dati delle dichiarazioni Isee, richieste ai Caf, aumentano le domande per assistenza e tanti over 65 non hanno nessuno
La Bergamasca una provincia «povera e sola» per la Cisl che, dopo l'analisi delle domande ai Caf ad opera del Dipartimento Welfare (quasi quarantamila dichiarazioni), mostra un aumento dei nuclei composti da una sola persona, tra cui diversi anziani e disabili poveri. Un'analisi che, tra l'altro, mostra una crisi profonda del modello famiglia.
Più della metà delle prestazioni riguardano i minori, anche se il settore che ha avuto il maggior incremento di richieste riguarda le prestazioni per disabili, cresciute del 15 per cento in provincia e del 25 per cento in città. Il 27 per cento delle pratiche riguarda cittadini con fascia di reddito inferiore ai diecimila euro.
In provincia anziani poveri e soli
Tra le dichiarazioni, il 41,62 per cento riguarda persone sole (+4,83 per cento sul 2022); il 25 per cento delle Dichiarazioni sostitutive uniche non supera la soglia Isee di 9.360 euro, che è poi quella della povertà; il 36,76 per cento riguarda nuclei unifamiliari, ovvero persone sole ed il 18,87 per cento interessa persone over 65 (con un aumento del 25,68 per cento).
Se si analizzano solo queste ultime, il 56,52 per cento riguarda anziani soli (+24,90 per cento); il 32,50 per cento dichiara meno di 9.360 euro (+8,46 per cento) e il 22,16 per cento di questi vive in solitudine (situazione peggiorata del 7,85 per cento).
Situazione amplificata a Bergamo
Se possibile, in città le condizioni di fragilità evidenziate dai dati provinciali vengono maggiormente amplificate. Delle tremila e più dichiarazioni dei cittadini di Bergamo, infatti, il 33,55 per cento riguarda persone sole (+9,18 per cento sul 2022); la percentuale con Isee inferiore a 9.360 euro si attesta al 39,44 per cento del totale e il 76,56 per cento di queste proviene da persone sole.
Il 27,76 per cento delle dichiarazioni del capoluogo è di cittadini over 65 (+43,29 per cento), e di queste il 43,55 per cento riguarda anziani soli (+41,37 per cento); il 40,04 per cento denuncia un reddito inferiore a 9.360 euro (+16,96 per cento) e il 29,38 per cento di questi vive solo (+14,29 per cento).
«Abbassare soglia povertà per le esenzioni»
«Crescono le fragilità che si concentrano in particolare tra le persone sole, la popolazione anziana, l’insufficienza reddituale e la disabilità – ha dichiarato Angelo Murabito, segretario provinciale della Cisl - . Anche nel capoluogo aumentano le richieste per motivazioni legate a quest'ultimo aspetto (+12,83 per cento sul 2022), incrementate soprattutto nelle dichiarazioni degli over 65, molto spesso soli (+25 per cento). Per contrastare il fenomeno bisogna dare spazio a intese con le Amministrazioni locali, sul modello del Protocollo firmato con il Comune di Bergamo che, per l’esenzione della retta per il Servizio di assistenza domiciliare, assumano il livello di povertà al limite dei 9.360 euro».